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Contributi comunali allo sport,
Giovane Robur esclusa:
«Come sono stati corrisposti?»

OSIMO - La società dilettantistica con settore giovanile e minibasket si rivolge al sindaco: «Perché, la nostra associazione sportiva non è stata mai invitata ad aderire al cosiddetto plafond Astea, di cui molte società godono? Quali sono i criteri per l'assegnazione?»

 

 

L’associazione sportiva dilettantistica Giovane Robur Basket desidera porre alcuni quesiti al sindaco di Osimo , nonchè assessore allo Sport, Simone Pugnaloni , in merito alla ripartizione di fondi statali (60mila euro) e fondi comunali aggiuntivi (25.100 euro) a sostegno delle società sportive della città che non gli sono stati corrisposti. «Asd Giovane Robur nasce nella primavera 2020, periodo sicuramente difficile dal punto di vista emergenziale, economico e sociale con l’intento di costituire un settore settore giovanile e minibasket( avviamento allo sport) che sia in stretta relazione con la prima squadra della città e che funzioni da serbatoio e da reale “cantera “ della stessa.- esordisce l’a società in una nota stampa – Giovane Robur nasce tra mille difficoltà , dalla volontà di un gruppo dirigente appassionato , lungimirante , giovanissimo e con l’unico scopo di crescita sportiva , umana e sociale di ogni ragazzo mediamente l’attività fisica , elemento fondamentale per ogni individuo a livello psico-motorio. Giovane Robur non ha chiesto nulla all’Amministrazione comunale ne in termini di spazi ne in termini economici. Gli allenamenti vengono disputati in palestre gestite da privati o dalla Provincia di Ancona , in modo tale da non infastidire le relata già esistenti. Giovane Robur ha vinto la sua scommessa già nell’estate del 2020 con l’organizzazione di un centro estivo multi sport che ha coinvolto una media di 70 ragazzi ogni settimana ed almeno 210 ragazzi diversi ospitati in totale nell’arco di 5 settimane. I contributi statali erogati per tale attività dallo Stato per mezzo del Comune non sono ancora ad appannaggio della nostra società , almeno per il momento».

Per venire in contro alle famiglie in questa situazione difficile anche dal punto di vista economico Giovane Robur spiega di non aver ritirato le quote annuali dalle famiglie dei suoi tesserati, per non gravare sul bilancio familiare.«Posto che Giovane Robur abbia commesso un errore dovuto ad un problema informatico che ha comportato la giusta esclusione dal bando statale ( per intenderci i 60 mila euro), – prosegue il comunicato – siamo abbastanza esterrefatti nel costatare che l’amministrazione comunale o gli uffici competenti abbiano escluso la società del settore giovanile osimano dal suddetto contributo. Le domande che porgiamo , attraverso un tono assolutamente distensivo, mossi dalla curiosità e dallo spirito di trasparenza che ci contraddistingue sono le seguenti: in che modo la nostra Associazione sportiva è stata esclusa dall’assegnazione dei fondi comunali (25 mila euro) che, a detta dello stesso primo cittadino, dovevano spettare alle squadre non aderenti al bando e quindi spettanti alle squadre che non aveva ricevuto il sussidio? Perché, nella lista delle associazioni beneficiare del contributo comunale (25.100 euro) sono presenti anche alcune società che avevano già preso il contributo del fondo statale assegnato mediante bando?Perché, la nostra associazione sportiva, paritetica alle altre , non è stata mai invitata ad aderire al cosiddetto plafond Astea , di cui molte società godono? Con quali criteri sono stati assegnati i fondi comunali? A queste domande, poste senza alcuna venatura polemica , chiediamo al primo cittadino di Osimo di rispondere, in quanto riteniamo che lo sport cittadino debba essere sostenuto , appoggiato e tifato tutto. Senza distinzione di sport , di categoria o di persone. Il danno che abbiamo subito, riconducibile all’assenza del contributo del Comune che tutte le altre società hanno ricevuto (senza bando), non viene effettuato nei confronti dei 6 membri del direttivo giovanissimi e molto appassionati , ma questo danno va ad intaccare sui 50 ragazzi che sono iscritti alla nostra società, alle loro famiglie , ai 4 tecnici tesserati per la Federazione, ai dirigenti ed alla loro grande passione e spirito di sevizio. Dispiace molto , in una fase in cui si richiama all’unita di intenti, dover fare questo comunicato , ma in questo caso la disparità di trattamento in merito alla assegnazione dei fondi comunali e la scissione tra società amiche e “antipatiche” è troppo evidente per passarci sopra. Come dice lei, ‘Viva lo sport sempre’ sindaco».

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