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Quinta Casali compie 100 anni:
l’omaggio floreale del sindaco

MONTEMARCIANO - Festa ristretta e in famiglia per la nonnina di Marina dal carattere energico e combattivo, custode di una ricetta per la longevità: niente fumo e tanto movimento

 

 

Il sindaco Damiano Bartozzi si è presentato a casa della signora Quinta Casali, a Marina di Montemarciano, con tanto di mazzo di fiori e gli auguri di tutta l’Amministrazione comunale non presente per una tutela della salute della signora viste le normative sanitarie relative al Covid -19. Ma neanche la pandemia ha potuto impedire alla collettività, rappresentata dal primo cittadino, di stringersi idealmente alla sua nonnina nel giorno speciale del suo centesimo compleanno. Nonna Quinta Casali, classe 1921, come dice il nome stesso è l’ultima di cinque figli. Ha perso uno dei fratelli durante la guerra in Eritrea. Nata alla Marzocchetta da genitori di umile estrazione, dopo un periodo di apprendistato come sarta, ha iniziato a lavorare alla Manifattura Tabacchi di Chiaravalle: aveva 20 anni e ci rimase fino ai 60, alla pensione, lavorando dapprima nel confezionamento dei sigari poi nel reparto delle sigarette. Andava sempre a lavoro in bicicletta e quelle foto storiche dell’arrivo delle sigaraie in Manifattura e dei reparti dove tutte quelle donne contribuivano attivamente alla ricchezza economica della città, sono oggi memoria storica del passato produttivo e industriale del territorio anche attraverso documentari e testi. Forse proprio l’avere quotidianamente a che fare per quarant’anni con il tabacco l’ha allontanata dal vizio del fumo, che invece avevano suo marito e i due figli.

Si è sposata nel 1951 con Pietro Greganti, falegname di Montignano, da cui ha avuto due figli Patrizia e Franco. Tanti sacrifici per questa donna così energica e combattiva, che è riuscita insieme al marito ad acquistare una casa di proprietà a Marina. Lì sono cresciuti i suoi figli, educati secondo regole e principi autoritari impartiti da Quinta, la “vergara” che mandava avanti casa e famiglia. Ha affrontato il dolore della perdita prematura del marito, scomparso a 65 anni, dedicandosi dopo la pensione all’orto, ai gatti e affrontando le trasferte tra Montemarciano e Arezzo dove nel frattempo era andata a vivere la figlia Patrizia. Oggi nonna Quinta vive insieme alla badante a Marina, fiera della sua parziale autonomia e forte di quel carattere energico, di quel piglio forse severo ma rigoroso a sufficienza per sostenerla nelle difficoltà della sua vita. Quando il figlio o la nipote Marta le chiedono se esiste un segreto per arrivare al traguardo dei 100 anni lei scuote la testa: non c’è una ricetta della longevità, ma per lei ha influito la vita sana, niente fumo e tanto movimento, il restare sempre attiva. Oggi la signora è costretta a vivere in casa e forse questo le ha risparmiato la sofferenza di comprendere la pandemia in atto e le sue drammatiche conseguenze per le persone. Un dolore in meno da conteggiare, perché oggi ci sono solo le candeline, tantissime, con cui salutare questo suo invidiabile traguardo.

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