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Corruzione e lavori fantasma:
due imprenditori vogliono patteggiare
Il Comune chiede 350mila euro

ANCONA - Oggi si è svolta l'udienza davanti al gup, poi rinviata al 22 aprile. Sei gli imputati, tra loro Marco Duca e Carlo Palumbi che hanno chiesto di definire la pena con l'accusa. Il geometra Simone Bonci potrebbe accedere ad un rito alternativo. Parte civile si è costituito l'ente guidato dal sindaco Valeria Mancinelli

La volante della polizia davanti al Comune di Ancona all’epoca degli arresti (foto Giusy Marinelli)

 

di Federica Serfilippi

Corruzione ad Ancona, due imprenditori chiedono di patteggiare, il Comune si costituisce parte civile con una richiesta di 350mila euro di risarcimento. Si può riassumere in questo modo l’esito dell’udienza di questa mattina dal gup Francesca De Palma per l’inchiesta per corruzione che nel novembre 2019 aveva fatto finire in manette il geometra comunale Simone Bonci e quattro imprenditori edili: Tarcisio Molini, Carlo Palumbi, Marco Duca e Francesco Tittarelli. Ora sono tutti e cinque sotto accusa davanti al gup.  

Bonci – dice l’accusa – avrebbe favorito gli imprenditori nei lavori da assegnare in cambio di soldi, regali e opere edili. Oltre ai quattro imprenditori che vennero arrestati insieme a Bonci, per l’accusa di corruzione rischia il processo anche l’imprenditore portorecanatese Moreno Ficola, entrato nell’inchiesta in un secondo momento.

Simone Bonci all’ingresso del tribunale durante un’udienza del Riesame

Stando alla procura l’imprenditore avrebbe elargito all’ex dipendente comunale tremila euro in cambio dell’ottenimento di lavori al cimitero di Montesicuro per un valore complessivo di 6mila euro. Per gli investigatori, tali interventi sarebbero stati eseguiti parzialmente. E’ proprio questo il fil rouge dell’inchiesta: gli imprenditori sotto accusa avrebbero ottenuto da Bonci l’assegnazione di lavori manutentivi che poi non sarebbero affatto iniziati, sarebbero stati eseguiti solo in parte – prosegue l’accusa – o liquidati con una cifra superiore al valore reale dell’intervento. Oltre ai soldi, Bonci avrebbe ricevuto regali hi tech e il rifacimento del bagno di casa. Quali interventi sono finiti sotto la lente della procura? Soprattutto lavori nella zona del Passetto o manutenzioni cimiteriali.

L’avvocato Marina Magistrelli

Il Comune, attraverso l’avvocato Marina Magistrelli, oggi ha ottenuto di essere parte civile al processo. L’ente chiede un risarcimento del valore complessivo di 350mila euro per danni patrimoniali e non patrimoniali. Due imprenditori – l’abruzzese Carlo Palumbi e Marco Duca di Cupramontana – hanno presentato istanza di patteggiamento. La pena sarebbe sotto i due anni, con la sospensione condizionale. Ancora incerto il futuro di Bonci che, però, dovrebbe procedere con riti alternativi. Gli altri, se il giudice dovesse ritenere validi i motivi per la richiesta di rinvio a giudizio, dovrebbero scegliere la via del dibattimento. L’udienza è stata rinviata al 22 aprile. Gli imputati sono assistiti dagli avvocati Riccardo Leonardi, Lorenza Marasca, Ennio Tomassoni, Tommaso Rossi, Antonella Scortichini, Nicola Pandolfi e Gennaro Lettieri.

C’è poi un secondo filone di indagine legato ai presunti lavori fantasma. Anche in quello, ad eccezione di Ficola, compaiono i nomi di Bonci e dei 4 imprenditori coinvolti nell’inchiesta sulla corruzione. In questo secondo filone vengono contestati, a vario titolo, i reati di falso, truffa e abuso d’ufficio. Per un episodio di falso è indagato anche l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Manarini. In tutto, sono dodici le persone a cui è arrivata la notifica della conclusione delle indagini preliminari.

 

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