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Maxi furti nelle aziende:
individuata la banda
Sequestrato il camion dei raid

L'OPERAZIONE della Squadra Mobile di Ancona ha permesso di denunciare cinque uomini, uno residente a Potenza Picena e quattro nel Foggiano, per il blitz avvenuto a Osimo lo scorso ottobre (da una ditta erano sparite cento tonnellate di rame) e per quello che lo scorso novembre aveva colpito un'azienda di Monte Roberto: erano stati trafugati medicinali

Il camion immortalato durante i furti e, cerchiati, 2 dei 5 componenti della banda

 

di Alberto Bignami

Sono stati scoperti dalla polizia di Ancona, sezione Squadra Mobile, gli autori dei due grossi furti avvenuti nei mesi di ottobre e novembre 2020, a Osimo e poi a Monte Roberto. L’operazione, alla quale hanno preso parte anche i colleghi delle questure di Foggia e Macerata, si è conclusa questa mattina. Ha permesso di denunciare i cinque componenti della banda: si tratta di 4 uomini residenti nel Foggiano, tra i 21 e i 35 anni; e un 65enne, residente a Porto Potenza Picena, considerato dalla polizia il basista della gang. Stando a quanto rilevato, si muovevano dopo un sopralluogo in auto, per poi tornare con un camion nel quale caricare velocemente tutta la merce.
Nel primo caso, il furto è avvenuto ai danni del magazzino di una ditta di Osimo lo scorso 19 ottobre: erano state rubate 10 tonnellate di componenti metallici di rame, ridotti in profilati tubolari e prodotti semilavorati, per un valore di oltre 80mila euro. Nella seconda occasione, il 3 novembre a Monte Roberto, era stato trafugato materiale parafarmaceutico per un valore di 167mila euro. Ad Osimo, la banda aveva fatto irruzione di notte dopo aver forzato la porta riservata ai dipendenti e quindi la saracinesca installata al varco per il carico e scarico delle merci. Stando alla polizia, i ladri avevano disattivato i sensori di allarme volumetrici posizionati alle estremità inferiori e superiori della saracinesca, forzando poi un lucchetto di un cancello carraio per accedere al piazzale dell’azienda con un mezzo pesante del quale però la targa era stata volutamente coperta per non essere ripresa dalle telecamere di videosorveglianza.

Il dirigente della Squadra Mobile, Carlo Pinto

Il secondo colpo, a Monte Roberto, aveva visto lo stesso modus operandi e aveva permesso di rubare un grosso quantitativo di prodotti medicinali.
Questa mattina, i poliziotti della squadra Mobile di Ancona, hanno sequestrato materiale, documenti e telefonini, nonché il camion utilizzato in entrambi i furti per caricare la merce rubata.
«L’attività investigativa – ha detto il dirigente della Squadra Mobile dorica, Carlo Pinto – ha permesso di focalizzare subito una batteria di persone formata da 4 elementi che di notte si erano introdotti nella prima e nella seconda ditta, forzando gli ingressi delle fabbriche e eludendo quelli che erano i sistemi di videosorveglianza per poi dopo caricare tutto il materiale in un unico camion utilizzato per due volte». La procura  ha dato esecuzione «a due decreti di perquisizione – ha aggiunto – che sono stati eseguiti ieri dalla polizia, in collaborazione con i colleghi di Foggia e Macerata in quanto la batteria di criminali risiedeva in queste due province: 4 in quella foggiana e il basista nel maceratese, mentre il camion è stato rinvenuto in aperta campagna foggiana». La banda aveva in programma un terzo furto da mettere a segno nel capoluogo dorico, rimandato a causa della zona rossa. Tutti e cinque gli indagati sono stati denunciati per furto pluriaggravato in concorso. 

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