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Focolaio Covid nella movida picena:
«Tra i contagiati nessun vaccinato,
impossibile tracciare tutti i contatti»

CLUSTER - Claudio Angelini, direttore del Servizio igiene e sanità pubblica dell’Area Vasta 5, dopo i casi rilevati tra i partecipanti ad una festa a San Benedetto e ad altri eventi in zona: «I gestori dei locali non sono obbligati a tenere elenco delle presenze, ma questo ci avrebbe aiutato. Aspettiamoci altri casi». Oggi altri 10 positivi al test rapido. Forte sospetto di variante Delta

 

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Claudio Angelini

 

di Maria Nerina Galiè

«Nei prossimi giorni, aspettiamoci ancora un incremento dei contagi da Coronavirus». La “previsione” è di Claudio Angelini, direttore del Servizio igiene e Sanità pubblica dell’Area Vasta 5, alla luce del focolaio che si sta riscontrando negli ambienti della movida sambenedettese. Non solo la festa con 180 invitati. Ma gli stessi, ragazzi di età compresa tra i 18 ed i 24 anni, hanno dichiarato di aver partecipato nel frattempo anche ad altri eventi. Il direttore del Sisp ha riattivato la task force per il tracciamento dei contatti, compresi i familiari dei giovani contagiati. «Ma è quasi impossibile – afferma – trovarli tutti. Del resto i gestori dei pubblici esercizi non sono obbligati a tenere un registro delle presenze, con tanto di indirizzi e numero e che ci avrebbe aiutato non poco. Stanno collaborando tantissimo, ma possono darci solo i nomi». Nello stesso tempo il laboratorio di Biologia molecolare del “Mazzoni”, diretto da Antonio Fortunato – che non ha mai smesso di processare campioni – ammette: «Da tempo non si vedevano numeri così alti di positivi e con una carica virale tanto alta». Oggi, 1 luglio, il Servizio Sanità regionale ha fornito 27 nuovi positivi nel Piceno su 46 totali in regione.

tamponi CovidIn questo numero sono compresi i tamponi molecolari e gli antigenici, ormai equiparati al molecolare nel sistema di sorveglianza. Il laboratorio di Fortunato ieri ha analizzato 70 molecolari e 200 antigenici strumentali. I positivi al molecolare erano 7. Ma ce n’erano anche tra gli esami dello screening antigenico. Erano da rivalutare invece, ma con poco margine di errore, i tamponi rapidi che si possono fare anche in farmacia, con la cosiddetta “tavoletta”. Dopo la conferma dei primi contagi, gli altri partecipanti alla festa allo chalet hanno fatto il rapido nelle farmacie. Per una ventina l’esito è stato positivo ieri. «Oggi – precisa Fortunato – tra i 120 tamponi molecolari analizzati 20 erano positivi. E, esclusa una persona un po’ più in là con gli anni, tra i giovani la carica virale era altissima». In parte il numero dei nuovi positivi al molecolare emerso oggi, nel laboratorio di Biologia del “Mazzoni”, è già compreso tra i 27 riportati dal bollettino regionale. E ancora, nel corso della giornata sono stati anche processati circa 150 tamponi antigenici strumentali da Fortunato. Non si conosce ancora l’esito.

COVID-CORONAVIRUS-ARCHIVIO-ARKIV-17-300x191Altri 10, nella mattinata di oggi, invece sono risultati positivi al rapido. Saranno pure da confermare con il molecolare, ma i dubbi sono pochi. «Una situazione in continua evoluzione, quanto ai numeri, cha possono variare di ora in ora e non in meglio, rispetto a come ci eravamo abituati negli ultimi giorni». Ma non solo: ieri 10 campioni, dei ragazzi coinvolti nel focolaio, sono stati mandati al laboratorio di Virologia del Torrette di Ancona per la sequenziazione. Sia Angelini che Fortunato sono praticamente certi che si tratti di variante Delta. «Se avremo conferma – ha precisato Angelini – non ne manderemo altri, con la stessa carica virale, per la sequenziazione. Sarebbe un lavoro inutile, perché se in questi 10 si isola il virus mutato, sarà lo stesso anche per gli altri». Andiamo quindi incontro ad un’altra epidemia da variante Delta. Come proteggersi quindi dalla temuta mutazione? «Con il vaccino. Chi ha fatto due dosi può stare tranquillo. Invece le persone trovate positive in questi due giorni non erano vaccinate, tranne uno che aveva fatto la prima dose a ridosso del tampone».

 

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