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Ladri tra Barcaglione e le Saline
Tre colpi con i proprietari in casa:
«Erano in camera, ho finto di dormire»

I MALVIENTI hanno agito di notte, tra le 22,30 e le 5 del mattino. Nella abitazioni a cavallo tra Ancona e Falconara hanno rubato gioielli, oro e preziosi per un bottino complessivo intorno ai 16mila euro. Indagini di polizia e carabinieri

I fori alla porta per entrare a casa dei Manganelli

di Alberto Bignami

Tre colpi avvenuti nella notte, mentre i rispettivi proprietari erano in casa. I malviventi sono entrati anche nelle camere e c’è chi ha continuato a fingere di dormire, una volta accortosi della loro presenza a meno di un metro di distanza. La zona presa di mira è quella, poco frequentata, di via Castello di Barcaglione e via Saline, al confine tra Ancona e Falconara. A effettuare i sopralluoghi di furto sono stati la polizia e i carabinieri mentre i bottini si aggirano sui 16mila euro complessivi tra contanti, gioielli e preziosi. Il primo furto, questa volta tentato perché i proprietari di casa hanno messo inconsapevolmente in fuga i ladri, è avvenuto in via Saline.

Mario e Adele Ficosecco mostrano dove hanno trovato la scala

«Eravamo in taverna a giocare a carte – dicono i coniugi Adele e Mario Ficosecco, residenti in via Saline -. Saranno state le 22,30 quando abbiamo sentito dei rumori leggeri provenire da fuori. Abbiamo pensato ai gatti fino a quando non abbiamo sentito sbattere la porta al piano di sopra». A questo punto il signor Mario sale e, trovandola chiusa, prova ad aprirla ma «era stata chiusa a chiave dall’interno – continua -. Ho iniziato a bussare forte e probabilmente li ho messi in fuga. Mentre mia moglie chiamava la polizia, io sono andato nella corte interna e ho trovato la scala puntata sulla parete. I ladri – prosegue – l’avevano presa da uno scantinato come se già sapessero che stava lì. Sono saliti e poi si sono arrampicati entrando da una finestra aperta ma non sono riusciti a prendere nulla.»

La banda si è quindi spostata in un’altra abitazione di via Saline.
«Sono entrati da tre punti diversi – racconta la signora Miriam, moglie di Arnaldo Manganelli -: la porta principale, forzata dopo aver fatto dei fori; quindi la portafinestra della cucina al primo piano e la finestra dello studiolo di fianco che sono state aperte internamente dai complici, ma dove hanno dovuto rompere le zanzariere».

La signora Miriam mostra una delle finestre dalla quale sono entrati i ladri e la zanzariera rotta

Ma la cosa terribile è il racconto che la donna fa.
«Io e mio marito – riprende – dormiamo in due camere separate, una di fronte all’altra. Ci amiamo moltissimo ed è una questione solo di praticità se uno dei due vuole rimanere alzato senza disturbare l’altro. A notte fonda, credo le 3 – continua –ho notato la luce di una torcia nella camera di Arnaldo. Poco prima avevo sentito dei rumori dal piano di sopra e tutto ciò mi ha fatto pensare solo a una cosa: “Non gridare, continua a fingere di dormire. Potrebbero essere i ladri e non sai come possono reagire”».

La signora Miriam con alcuni dei cassetti aperti dai ladri

E in quel momento, effettivamente, vi erano i ladri. «Mi sono svegliato confuso e con un gran mal di testa – racconta Arnaldo -. Ricordo vagamente anche una luce ma forse sono stato stordito con qualche sostanza».
I ladri comunque nella sua camera sono entrati perché hanno preso alcuni oggetti d’oro dal comò poi, dal piano di sotto, due Rolex e contanti dal portafoglio per un bottino di circa 8mila euro. Non contenti, sono entrati anche nella camera della signora «ma credo abbiano addormentato anche me perché non mi ricordo della loro presenza in camera nonostante mi abbiano rubato la scatoletta dove tenevo il mio orologio, appoggiata sul comò vicino al letto».
Arraffati orologi, denaro e preziosi, la cernita di cosa portare via è stata fatta all’esterno dell’abitazione, dove sono stati trovati tutti quegli oggetti di poco valore, tra cui la scatolina di legno contenente l’orologio. I ladri avevano anche aperto tutti i cassetti dei mobili di casa.

A qualche centinaio di metri di distanza, questa volta in via Castello di Barcaglione, c’è l’abitazione dei coniugi Gabriella e Luciano Andreoni.

Miriam e Arnaldo Manganelli

«Non riuscivo a dormire e alle 3 ero ancora in piedi mentre mio marito era già a letto. Alle 5 l’ho raggiunto – racconta – e quando questa mattina ci siamo svegliati abbiamo notato che c’erano le scatoline di alcuni oggetti d’oro in bagno, vicino alla finestra lasciata aperta per fare un po’ di corrente. Abbiamo girato per casa e ci siamo accorti che c’erano stati i ladri. Erano entrati anche in camera, mentre noi dormivamo. Qui  hanno aperto tutti i cassetti del comò portando via oggetti per un valore di almeno 8mila euro».

I ladri poi sono entrati anche nel piano di sotto «dove si trovano i miei nipoti di 21 e 14 anni – riprende Luciano -. Hanno rubato anche lì dentro, mentre dormivano. Per fortuna – commenta – non gli hanno fatto niente ed erano interessati solo ai soldi. Anche loro non si sono accorti di nulla».

Gabriella e Luciano Andreoni in camera, dove i ladri sono entrati mentre dormivano

Anche in questo caso, i ladri hanno arraffato tutto per fare poi la cernita nel giardino di casa dal quale poi sono fuggiti tagliando la rete di recinzione e prendendo una stradina di campagna. Stradine di campagna o comunque lontano dal traffico cittadino, come avvenuto proprio in questi ultimi giorni a Trecastelli e a Serra de’ Conti, dove i ladri hanno messo a segno alcuni colpi, questa volta però in un orario che va dal tardo pomeriggio alla tarda serata, mentre non vi era nessuno in casa. Su questi furti indagano invece i carabinieri.

 

Parte della refurtiva abbandonata a terra

La scala appoggiata alla parete della casa dei Ficosecco

Luciano Andreoni mostra il taglio trovato sulla recinzione e praticato dai ladri per entrare nella sua proprietà

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