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Luce a led per i lampioni di Osimo

LA GIUNTA ha approvato la relazione tecnico economica del progetto integrativo nella concessione e gestione per 25 anni degli impianti di pubblica illuminazione della città per 500.692 euro. Saranno investiti per realizzare 82 nuovi punti luce, illuminare 21 attraversamenti pedonali, valorizzare piazza Nuova, Palazzo comunale, piazza Duomo, l’area archeologica di Montetorto e la pista ciclopedonale di Campocavallo

Piazza Nuova, i giardini storici di Osimo illuminati anche  dalla luna

 

La giunta comunale di Osimo ha approvato oggi la relazione tecnico economica relativa al progetto innovativo-sperimentale redatto come intervento integrativo nella concessione e gestione per 25 anni degli impianti di pubblica illuminazione, come da appalto vinto dalla Rete temporanea di imprese (Rti) formata da Dea Spa (capogruppo), Astea Energia Spa e Cogepa Telecommunications Spa (subentrata per fusione alla Iece Srl). «Il progetto integrativo era previsto in 500mila euro di interventi migliorativi sull’illuminazione pubblica cittadina. – spiega il sindaco Pugnaloni in un comunicato – La delibera approvata dà l’ok alla proposta arrivata da Dea il 28 giugno scorso ed è propedeutica alla stipula della convenzione, attesa per fine estate. In totale l’intervento integrativo è da 500.692 euro, di cui 141.003 euro per realizzare 82 nuovi punti luce oltre quelli già esistenti, 128.444 euro per 21 attraversamenti pedonali da illuminare, 42.751 euro per un sistema di illuminazione che valorizzi piazza Nuova, 103.446 euro per valorizzare Palazzo Municipale, 26.135 euro per piazza Duomo, 4.975 per l’area archeologica di Montetorto a Casenuove e 53.935 euro per estendere l’illuminazione della pista ciclopedonale Girardengo a Campocavallo, rendendo questi ultimi due siti fruibili anche di sera».

Il sindaco Simone Pugnaloni

Per quanto riguarda gli 82 punti luce, verranno installati nelle vie Flaminia I, Giuggioli, Agnelli, Flaminia II, Molino Mensa, Linguetta, San Biagio, Abbadia, Camerano, Pignocco, in piazza don Minzoni, nel parco urbano di Osimo Stazione, nelle fonti San Gennaro, Gattuccio, del Tesoro, Fellonica e Acquaviva. I 21 attraversamenti pedonali che saranno illuminati si trovano invece nei centri abitati di Casenuove, San Paterniano, Osimo Stazione, Padiglione, Campocavallo, San Biagio, Abbadia e Passatempo, mentre in città in via Battisti, via Fonte Magna, via Flaminia II, via Chiaravallese, via Ungheria, via Guazzatore, via Cialdini, via Montefanese, via De Gasperi/piazzale Europa, via Corta Recanati, via Marco Polo e due in via Colombo (zona Conte Orsi e zona Crocifisso). Si ricorda che nel 2016 il Comune prese atto della proposta di concessione venticinquennale di una finanza di progetto relativa alla realizzazione di opere di riqualificazione e adeguamento degli impianti di illuminazione pubblica di Osimo, trasmessa da Dea, che in qualità di proponente ha potuto adeguare la propria offerta in sede di appalto, l’anno scorso.

Una veduta notturna di Osimo Sud est con in primo piano il maxi parcheggio di via Colombo

«L’affidamento della concessione prevede anche la manutenzione ordinaria e straordinaria dei punti luce e il sostenimento dei costi per la fornitura di energia elettrica a carico della Rti, per 25 anni decorrenti dalla data di stipula della convenzione. – aggiunge Simone Pugnaloni – In totale i punti luce presenti a Osimo sono 6.842, di cui 2.793 già di proprietà del Comune e 4.049 di proprietà di Dea, ma che saranno acquisiti dal Comune all’atto di stipula della convenzione per un valore di 690.961 euro. Si tratta di 27.638 euro all’anno che verranno sottratti dal canone di concessione annuale a carico del Comune, che ammonta a 845.123 euro Iva esclusa, dal quale andranno tolti anche degli sconti previsti nei primi 4 anni di concessione del servizio (per un totale di 450mila euro). L’appalto vinto dalla Rti con capogruppo Dea, che ammonta a poco più di 21milioni di euro spalmati su 25 anni, prevede di cambiare a led tutti i punti luce di Osimo in due stralci: un primo intervento entro 150 giorni dalla convenzione e il secondo entro 730 giorni».

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