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L’Italia di Mancio in finale
L’appello del prefetto Darco Pellos:
«Custodiamo la zona bianca»

ANCONA - In occasione del match decisivo tra Italia e Inghilterra, sono stati predisposti servizi mobili e verifiche mirate da parte di tutte le forze dell'ordine, rafforzate con 60 unità in più. L'invito alla cittadinanza è quello di utilizzare le mascherine in eventuali casi di assembramento oltre a non eccedere con le bevande alcoliche. I maxi schermi saranno invece a Jesi: al Palatriccoli e alla parrocchia Santa Maria del Piano dove gli ingressi saranno contingentati

Il prefetto Darco Pellos durante l’incontro con i giornalisti

 

 

di Alberto Bignami

Domenica sera si giocherà la finale degli Europei di calcio che vede protagonista l’Italia di Mancini contro l’Inghilterra.
L’evento è indubbiamente di richiamo. A riportare l’attenzione su poche ma basilari regole da mantenere è il prefetto Darco Pellos.
«Un elemento a cui vogliamo fare riferimento – ha detto questa mattina il prefetto durante un incontro con i giornalisti – è quello di custodire un patrimonio: quello della zona bianca. Dobbiamo custodire quel patrimonio – ha sottolineato – che ci consente di uscire oltre le 22; di stare fuori tutta la notte e di poter essere dunque delle persone libere perché poi, in zona gialla, queste possibilità vengono assai limitate. Questo, per tutti noi, è un fattore fondamentale. Abbiamo un bene da custodire e un tesoro, che è anche un tesoro dal punto di vista economico, che non possiamo compromettere per una serata di gioia.»
L’invito è dunque quello sì a partecipare all’evento in compagnia, ma adottando tutte quelle precauzioni ormai note a chiunque.
«Abbiamo chiesto un rafforzamento delle forze dell’ordine. Tutta la forza disponibile verrà messa in campo per questa situazione. Non ci sono limitazioni dal punto di vista della circolazione ma l’appello è comunque quello dell’utilizzo delle mascherine in eventuali casi di assembramento oltre – ha aggiunto – a un appello alla moderazione, a non eccedere con le bevande alcoliche.»
Il prefetto ha proseguito dicendo che «abbiamo avuto concreti riscontri nelle settimane scorse, quando la Nazionale si è comportata così bene nel nostro campionato europeo, per cui dobbiamo soltanto continuare così. Abbiamo la certezza che siamo di fronte ad un grande evento – ha ricordato -, ma pure al fatto che la nostra provincia e la nostra regione saprà rispondere adeguatamente.»
Le mascherine rimangono dunque fondamentali e l’invito è quello di indossarle nel caso in cui ci si trovasse in luoghi, anche se all’esterno, affollati.
«In questo momento siamo in zona bianca e un aumento dei casi di contagio potrebbero procurare grandi preoccupazioni e grandi conseguenze – ha ribadito -. Allora tutta la libertà che abbiamo conquistato potrebbe essere compromessa e questo non lo vogliamo. Sappiamo che i cittadini la vedono esattamente come le istituzioni. Abbiamo preso intese con le amministrazioni comunali – ha concluso – e da parte della questura e dell’Arma sono stati potenziati tutti i servizi. Molto però dipende anche dal cittadino, con il suo senso di essere partecipi alla propria comunità.»
Si invita dunque ad un senso di responsabilità da parte di tutti perché, ricordiamolo, anche se siamo in zona bianca l’emergenza Covid non è finita.
Intanto, i servizi di sicurezza sono stati rafforzati nella provincia con circa 60 unità in più tra le varie forze dell’ordine. Presidi mobili e verifiche mirate, avverranno nelle zone di particolare afflusso da parte dei tifosi ma pure in quei locali dove potrebbero verificarsi assembramenti spontanei.
La finale degli Europei di calcio è molto sentita e «siamo contenti che la Nazionale sia in finale e che sia guidata inoltre da un nostro conterraneo. Mancini – ha detto – per noi è un orgoglio e il campionato per noi è già vinto per essere in finale.»
Ad Ancona saranno invece 20 le unità delle forze dell’ordine in più, rispetto al numero consueto. Ad annunciarlo è stato il questore dorico Giancarlo Pallini.
Ulteriori 40 unità verranno invece messe in campo dai commissariati dislocati nella provincia. I potenziamenti avverranno infine nei luoghi che, nelle precedenti vittorie, hanno visto il maggior numero di afflussi di persone.
Per quanto riguarda invece i maxi schermi, questi sono previsti solo davanti al Palatriccoli di Jesi e nella parrocchia di Santa Maria del Piano, dove Mancini iniziò a giocare a calcio da bimbo. Ovviamente, anche in questo caso, gli ingressi saranno contingentati.

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