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Raddoppio variante alla Ss16,
lunedì partono i lavori Mancinelli:
«Altro pezzo di futuro in corso»

ANCONA - Un iter travagliato quello dell'infrastruttura, partito addirittura nel 1991. Negli anni ha subito diversi stop in seguito alle prescrizioni del Consiglio superiore dei lavori pubblici ai progetti presentati da Anas. Poi la svolta lo scorso dicembre, con la pubblicazione della gara d'appalto. È il terzo tassello del faraonico progetto dell'Ultimo miglio, per collegare il porto dorico con la grande viabilità: 7,3 km totali - dei quali circa 900 metri in viadotto e 700 metri in galleria – per un importo di 188 milioni di euro

Il sindaco Mancinelli sulla Variante

 

di Martina Marinangeli

Ci sono voluti 30 anni, ma alla fine l’obiettivo è stato centrato: da lunedì partono i lavori per il raddoppio della varante alla Strada statale 16, tra lo svincolo di Torrette e Falconara. Si tratta del terzo tassello nel faraonico progetto dell’Ultimo miglio, per collegare il porto dorico con la grande viabilità: 7,3 km totali – dei quali circa 900 metri in viadotto e 700 metri in galleria – per un importo di 188 milioni di euro, inseriti nel contratto di programma 2013-2020. Un iter travagliato, quello dell’infrastruttura, partito addirittura nel 1991 ma che negli anni ha subito diversi stop&go. «Quando un paio d’anni fa, l’allora premier Conte venne ad Ancona per l’assemblea nazionale della Cna – ricorda la sindaca Valeria mancinelli in un video postato sulla sua pagina Facebook –, gli ricordai il ritardo pluridecennale dell’impegno dello Stato per il raddoppio della variante alla Statale 16, In questi ultimi due anni le cose si sono mosse e lunedì iniziano i lavori. Un fatto che gli anconetani e non solo aspettavano da 30 anni. Un altro pezzo di futuro in corso. Una altro pezzo di StrategicAncona». Il progetto del raddoppio era stato portato al Consiglio superiore dei lavori pubblici con l’intesa Stato-Regioni ad agosto del 2013, ma poi era stato posto il vincolo preordinato per l’esproprio ed è partita la procedura. Nel febbraio 2017 era stato di nuovo presentato al Consiglio superiore, che aveva fatto ulteriori prescrizioni: l’Anas aveva quindi riproposto il progetto il 27 ottobre successivo ed anche in questo caso il Cslp ha avanzato rilevazioni. Nel frattempo, l’Anas ha modificato di nuovo il progetto con l’adeguamento sull’andamento planimetrico, la demolizione e la ricostruzione delle gallerie esistenti (Barcaglione e Orciani), l’adeguamento della piattaforma stradale e l’ottimizzazione delle distanze visuali. Questa variazione ha comportato l’interessamento di maggiori superfici di esproprio per cui è stata fatta una successiva comunicazione ai proprietari terrieri. Una serie di intoppi che hanno rallentato il percorso. Poi, la svolta arrivata lo scorso dicembre con la pubblicazione della gara d’appalto ed il conseguente affidamento dei lavori.

 

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