di Giorgio Fedeli
Ancora una tragedia in montagna, dopo il dramma consumatosi lo scorso 2 gennaio, con la scomparsa del 34enne di Porto Sant’Elpidio Jonathan Strappa (leggi l’articolo). Un uomo di 63 anni residente nell’entroterra fermano ha perso la vita, scivolando per cento metri sul pendio innevato del monte Amandola, versante est, sopra al rifugio Città di Amandola. A lanciare l’sos intorno alle 15,30 una persona che avrebbe udito delle grida con una richiesta di aiuto.
E così è subito scattata la telefonata alla centrale operativa del 118 di Ascoli che ha immediatamente attivato la macchina dei soccorsi. Sul posto si sono precipitati gli operatori dell’emergenza dell’ambulanza di Comunanza con la medicalizzata di Amandola. Con loro anche i vigili del fuoco del comando provinciale di Fermo, che a loro volta hanno mobilitato anche l’elicottero del 115 (che tentava un avvicinamento reso impossibile dal sopraggiungere del buio), il Soccorso Alpino e i carabinieri della compagnia di Montegiorgio, guidati dal capitano Massimo Canale, con la stazione di Amandola e, in ausilio, i colleghi di Montefortino. Soccorso in condizioni gravissime, a causa dei molteplici urti contro rocce e vegetazione e nonostante un primo soccorso ed un successivo trasporto a valle sulla ripida pendenza, per l’uomo non c’è stato nulla da fare: è morto poco dopo.
(Ultimo aggiornamento alle 20,50)
Tragedia in montagna: scivola dal sentiero per 250 metri, morto escursionista 34enne
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