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Sanità, la Cisl detta l’agenda alla Regione:
«Assistenza domiciliare, liste d’attesa
e sicurezza sul lavoro le priorità»

SINDACATI - Il segretario regionale Marco Ferracuti pone sul tavolo per il rientro dalle ferie quattro linee guida: «Ci aspettiamo di essere convocati  per dare sostanza agli impegni presi»

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Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl

Servizi sociosanitari, assistenza domiciliare, liste di attesa e prevenzione: sono quattro le linee guida che Cisl Marche col segretario Marco Ferracuti è pronta a portare sul tavolo di confronto attivato dalla Regione. 

Una pausa agostana di riflessione e poi «pronti – osserva il segretario generale di Cisl Marche Marco Ferracuti – a confrontarci a breve termine con la giunta guidata dal governatore Francesco Acquaroli. C’è una emergenza legata ai servizi sociosanitari erogati nelle varie strutture a quasi 15mila persone fragili (anziani non autosufficienti, disabili, persone con disturbi mentali e dipendenze patologiche). Il recente incremento delle tariffe di alcuni servizi risponde all’esigenza di sostenere i bilanci degli enti di gestione ma preoccupa la parte di aumento che resta a carico delle famiglie e che la Regione ha deciso di coprire per il 2024, si tratta di stabilizzare questa misura per le famiglie disagiate».

A regime, servirebbero 18 milioni di euro e Cisl Marche chiede un potenziamento delle cure domiciliari. Osserva ancora Marco Ferracuti: «Non dimentichiamo le persone, principalmente anziane, che vengono assistite dal sistema delle cure a domicilio. Il Pnrr ha messo a disposizione ben 74 milioni di euro con l’obiettivo di garantire nel quadriennio che si concluderà nel 2025 la presa in carico di più di 37 mila persone, contro le attuali 14mila. Finora la Regione ha rispettato i target posti dal Pnrr ma bisogna lavorare insieme anche per garantire intensità e qualità del servizio da valutare in base al numero degli accessi, alla tipologia delle prestazioni e alle ore di effettiva erogazione».

Altra questione vitale il rispetto dei tempi di attesa in un contesto in cui la domanda di prestazioni sanitarie continua a crescere:  «Bisogna far funzionare i percorsi di garanzia e le liste di pre-appuntamento -prosegue Ferracuti – migliorare l’appropriatezza delle prescrizioni da parte dei medici di medicina generale ed aumentare in modo mirato l’erogazione di prestazioni da parte delle Ast».

Altra priorità poi è la prevenzione nei luoghi di lavoro, le risorse del Fondo sanitario regionale vanno più copiosamente destinate a garantire la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ed invece ad oggi sono sottofinanziate per circa sei milioni di euro. «Quello della prevenzione e della sicurezza – è il messaggio finale di Ferracuti – è un tema delicato per una regione, come le Marche, dove nel 2023 si sono registrati quasi 17mila infortuni sul lavoro. Al rientro dalle ferie ci aspettiamo di essere convocati  per dare sostanza agli impegni presi».

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