Liste Civiche: «Ancora una volta
non siamo stati ascoltati»

OSIMO - E sottolinea come «Dopo le dimissioni scientificamente volute da Pirani abbiamo sempre proposto che bisognava avere un solo candidato a sindaco alternativo alla Glorio»

«Dopo le dimissioni scientificamente volute da Pirani abbiamo sempre proposto che bisognava avere un solo candidato a sindaco alternativo alla Glorio, a dimostrazione del superamento delle divisioni e dell’unione intorno a un unico programma. Non siamo stati, ancora una volta, ascoltati».
Lo riporta Liste Civiche, Dino Latini, che aggiunge come «E’ stato preferito ripetere lo schema dello scorso anno anche se dalle conseguenze ormai conosciute a tutti, con un espresso ripetuto e offensivo invito a farci da parte, che da ultimo abbiamo accolto. Infatti, nonostante i tradimenti di coloro che, dopo aver raggiunto incarichi grazie a noi, ci giuravano che non si sarebbero più presentati in politica per non perdere la faccia, il movimento ha raccolto le adesioni di tanti da poter formare buone e numerose liste, che però non sono state depositate in Comune per non essere elemento ulteriormente divisivo in un’area politica già troppo frammentata intenta».

«La nostra scelta politica – prosegue – è quella di non essere di ostacolo a nessuno in questo frangente temporale, lasciando che ciascuno esprima tutte le sue potenzialità, guardando al futuro sicuri che il nostro progetto avrà un seguito e buoni risultati. Sono rimasti chi è leale e corretta con il movimento al di là degli incarichi assunti chi non ha mai voluto incarichi o mai presi chi ci ha sempre creduto e tante persone nuove. Costruiamo con tutti questi la vita futura del movimento speso come sempre in mezzo alle persone. Nella nostra scelta nessun elemento di furbizia ma profonda riflessione, scelta anticipata da mesi (che solo chi voleva essere sordo non sentiva) e alla fine diventata definitiva. Ne il fatto di aver annunciato i nostri progetti per una città da rilanciare ci può essere accusato, perché è nostro dovere contribuire alla crescita di Osimo sempre, anche durante il periodo elettorale come continueremo a fare. Nulla c’entra poi le elezioni regionali e le ipotesi vagheggiate a cui il movimento è rimasto sempre indipendente e indenne. Ci hanno incolpato di aver fatto vincere le elezioni lo scorso anno, non vogliamo essere incolpati di far perdere qualcuno quest’anno. Non partecipiamo a queste elezioni dopo averle vinto 4 volte le 3 volte perse per non più di 150 voti, lanciando una marea di persone in politica e contribuendo al benessere di Osimo. Osimo, l’abbiamo cambiata, lavoriamo e lavoreremo per cambiarla ancora».

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