Michela Glorio indossa la fascia tricolore consegnatale dalla commissaria prefettizia Grazia Branca sulle scale di Palazzo Comunale
E’ arrivata in anticipo Michela Glorio all’appuntamento della cerimonia di insediamento. Ha atteso la commissaria prefettizia che le ha consegnato la fascia sulle scale di Palazzo comunale. Da donna a donna. L’ha indossata da sola e poi ha mostrato le chiavi della città facendole tintinnare come una campanella. E’ iniziata così la legislatura della prima sindaca di Osimo in una giornata assolata nel centro storico animata dalla bancarelle del mercato infrasettimanale. Nella Sala Maggiore di Palazzo comunale sono stati donati nuovi mazzi di fiori alla neoeletta che hanno riempito il tavolo delle conferenze dove dietro il comandante della Polizia locale Daniele Buscarini ha schierato gli agenti.
«Oggi è un momento molto importante e vi ringrazio di condividerlo con me– ha esordito la sindaca – Ho anche una grande responsabilità, perché oltre ad essere il sindaco di Osimo sono anche la prima donna sindaco della nostra città. Posso portare dei vantaggi: posso ricucire il territorio tra centro e frazioni, un territorio che deve essere ricucito anche a livello politico. Da oggi spero che si apre una nuova fase in cui le divisioni appartengono al passato e che per il futuro si possa collaborare tra maggioranza e minoranza. Sicuramente avrò rispetto dell’istituzione Comune, rispetti massimo e tutela delle minoranze per collaborare insieme per la nostra città. Auspico inoltre che l’essere donna mi permetta di guardare alla città con occhi diversi per cominciare a progettare la nostra Osimo a misura di bambini, mamme, famiglie. Osimo è stata fino ad oggi una città maschile che poco si adatta a tanti servizi».
Poi ha ribadito che istituirà l’Assessorato all’Infanzia e a margine della cerimonia ha aggiunto che il secondo Assessorato novità sarà quello alla Progettazione europea. Glorio ha sottolineato di sentirsi onorata di ricoprire questo ruolo e ha annunciato che entro giovedì prossimo presenterà la giunta «per permettere all’ente di cominciare a correre dopo un’anno di stasi. Subito dopo ci metteremo al lavoro e per i primi 100 giorni con momenti importanti, penso di elaborare il programma estivo città, poi penseremo al potenziamento palazzo comunale in termini di concorsi e assunzioni, con la valorizzazioni dei dipendenti esistenti che vanno motivati».
Tra le prime incombenze che la sindaca dovrà affrontare, già domani è in programma l’assembla Ato3 idrico a Macerata.«Da subito dovremo prendere possesso di quella che è la situazione dell’acqua e dei rifiuti per salvare la nostra Astea». Tra gli investimenti «fermati» Michela Glorio ha annoverato quelli per il progetto del Museo del Covo, del PalaScherma, revisione Tiramisù, ex cinema Concerto. Ha annunciato che ricomincerà il giro con la sua giunta nei Consigli di quartiere «per mettere tra le priorità la riqualificazione di manutenzioni, strade, marciapiedi e per definire entro la fine dell’anno il piano per i prossimi 5 anni di governo».
E qui ha innestato il discorso della progettazione e realizzazione delle bretelle che servono al territorio comunale per migliorare la viabilità, la valorizzazione delle società sportive e l’idea di candidare Osimo Città europea dello Sport, oltre tanti altri passaggio già calzati durante la campagna elettorale . «Auspico che tutta la struttura comunale possa abbracciare il programma di mandato. Che è ampio. – ha rammentato – E che avrà come priorità la viabilità, che attende una svolta dagli anni Novanta e per la quale pensiamo a mini-bretelle interquartiere. Poi daremo impulso al centro storico attraverso turismo e cultura, ad esempio col brand Osimo in Fiore, un piccolo segnale è stato abbellire di fiori già da oggi la scalinata del Municipio. Poi sostenere le fasce sociali meno abbienti, perché non dobbiamo lasciare indietro nessuno»
«Abbiamo un programma ambizioso, è vero, ma lavoreremo al meglio per realizzarlo, perché c’è tanta aspettativa» ha evidenziato. Prima di avviare il lunghissimo giro di abbracci e baci con il numeroso pubblico, ai giornalisti la sindaca ha spiegato che si prenderà una settimana ancora per comporre l’esecutivo perché intende approfondire «con colloqui individuali la disponibilità di tempo di ciascuno. Serve tanto tempo per fare l’assessore e devo capire anche può conciliare lavoro e famiglia chi sceglierò. Devo tener conto se questa disponibilità potrà essere garantita. Proverei anche a fare una squadra, meta e metà, uomini e donne».
La sindaca con gli agenti della Polizia locale di Osimo in un cerimonia d’insediamento profumata di fiori
La giunta di Osimo è composta da 7 assessori, l’ottavo componente è il sindaco, in questo caso se le donne fossero 3 su 4 con la sindaca sarebbe un esecutivo in effetti «metà a metà» quanto a quote rosa. Glorio ha anche ammesso di sentire una forte carica dentro che «mi danno le persone, sento tanta energia e voglia di cambiare Osimo. L’essere donna aiuta a superare tante divisioni dove gli uomini non riescono. Lo sforzo non sarà solo mio personale ma dovrà essere collettivo, in questa lunga campagna elettorale abbiamo lavorato sempre come una squadra e questo spirito deve proseguire per il solo bene della città.».
Tra i presenti che hanno assistito alla cerimonia anche il consigliere regionale del Pd Maurizio Mangialardi e l’ex sindaco nonché avversario di Glorio, Francesco Pirani che le ha consegnato un omaggio floreale tra gli applausi. «Mi aspettavo la sua presenza – ha commentato lei stessa – ha anche fatto una battuta mentre mi consegnava i fiori mi ha detto: “attenta, possono sembrare fiori ma in realtà sono ortica!”. Io ribadisco che sarò il sindaco di tutti, anche di chi mi non mi ha votato, non capisco certe acredini e la mia posizione sarà quella di lavorare con tutti». E’ seguito un rinfresco e con il brindisi nella Sala Vivarini prima di prendere possesso dell’ufficio del sindaco.
(foto Bruno Severini)
La neoeletta sindaca con i 184 candidati al consiglio comunale nelle sue 8 liste elettorali «tutti fondamentali, – ha detto – Ringrazio anche i 9395 elettori, un numero alto che dimostra la bontà del nostro progetto, l’affidabilità delle persone che lo hanno costruito e che ora dovranno concretizzarlo»
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