ANCONA – L’esponente di FdI, ieri in aula, ha giustificato il suo voto contrario sostenendo che in altri Paesi europei l’insegnamento della materia in classe non avrebbe ridotto i femminicidi «che io chiamo omicidi perché per me uomo e donna sono uguali». Oggi esprimono la propria indignazione Eleonora Fontana (Cgil Marche) e Stefania Ragnetti (Cgil Ancona): «Dovrebbe sapere che il termine non si riferisce esclusivamente al sesso della vittima ma alla causa per cui è stata uccisa». La deputata dem Irene Manzi: «Non è una questione semantica: è il nome di una tragedia che nasce da una cultura patriarcale e da rapporti di potere distorti»
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