
Ospedale materno infantile Salesi Ancona

Ascanio Martino, dirigente medico Ospedale Salesi Ancona
di Marina Verdenelli
L’aiuto di un robot per interventi chirurgici su bambini che altrimenti sarebbero inoperabili. Si fa al Salesi di Ancona dove da tre mesi è stata raggiunta l’ultima frontiera in campo medico che pone l’ospedale pediatrico tra i pochissimi in Italia ad utilizzare la chirurgia robotica su pazienti molto piccoli, anche di un anno e mezzo di vita. «Il più piccolo pesavo 12 chilogrammi – spiega Ascanio Martino, direttore del dipartimento materno-infantile e della chirurgia pediatrica – per ora riusciamo a fare due sedute operatorie al mese». Il robot utilizzato è il Da Vinci, già in dotazione all’azienda Ospedali Riuniti di Torrette per interventi su pazienti adulti. L’attività della chirurgia robotica anche su bambini è iniziata tre mesi fa al Salesi e i vantaggi di questa tecnica, super precisa, sono molti. «Come prima cosa ci permette di intervenire su casi inoperabili con la chirurgia normale – spiega Martino – attualmente è riservata per malformazioni complesse urologiche e addominali. E’ un passo avanti della chirurgia mini invasiva». Per il paziente significa meno cicatrici e quindi un risultato estetico migliore ma anche meno giorni di degenza in ospedale con il relativo costo di permanenza nella struttura a carico della sanità pubblica. «Con questi interventi – continua Martino – il decorso posto operatorio è rapidissimo. Dopo due giorni il bambino può andare già a casa. Con un intervento chirurgico normale non va a casa prima dei 7/10 giorni». Come il Salesi solo il Gaslini di Genova e il Bambino Gesù di Roma attuano un robot per operare pazienti in età pediatrica. Al momento ci sono tre bambini in lista di attesa, al Salesi, che verranno operati con la chirurgia robotica. Sei invece gli interventi già effettuati con successo. «Il limite di peso per operarli con questa tecnica – aggiunge il direttore – è di 8 chilogrammi. La difficoltà infatti nella strumentazione, più si miniaturizza più può essere applicata anche a pazienti più piccoli fino al neonato». Il paziente viene trasferito alla cardiologia pediatrica del Lancisi, all’ospedale di Torrette, dove si trova già il robot Da Vinci. Ad oggi, la metà dei bimbi operati con il robot sono arrivati da fuori regione.
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