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Uccise il nonno a martellate,
condannato a 14 anni

CORINALDO - Esclusa la premeditazione e concessa la seminfermità mentale per Mattia Morganti che nel 2015 aggredì l'anziano Giuseppe Manoni. L'uomo morì mesi dopo per le complicanze dovute alle lesioni

Il tribunale di Ancona

 

Uccise il nonno a martellate aspettandolo sul vialetto di casa: 14 anni di reclusione a Mattia Morganti. È questa la pena inflitta in abbreviato al 32enne corinaldese accusato di omicidio volontario premeditato nei confronti del nonno Giuseppe Manoni, 74 anni. Il pm Irene Bilotta aveva chiesto l’ergastolo. In udienza al Tribunale di Ancona, il gup ha tenuto conto della seminfermità mentale dell’imputato ed ha escluso la premeditazione. Una volta scontata la pena, Morganti – attualmente recluso nel carcere di Montacuto- dovrà passare 3 anni in una Rems (Residenza per l’esecuzione della misura di sicurezza).
L’agguato del 32enne si consumò a Corinaldo, in via del Crocefissetto, l’11 novembre 2015. Per le lesioni riportate, Manoni rimase in coma per mesi all’ospedale di Torrette. Si svegliò a marzo 2016. A maggio dello stesso anno, delle complicazioni gli causarono la morte collegata, secondo il medico legale, alle profonde ferite inferte dal nipote.

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