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Fusione Inrca-Osimo:
comparto sanitario in assemblea

BATTICUORE SANITA' - Infermieri, operatori, tecnici e personale amministrativo domani si confrontano con i sindacati sul futuro del Ss. Benvenuto e Rocco integrato all'istituto di ricerca e cura anconetano. Venerdì sarà la volta del Nursind. Il sindaco Pugnaloni pubblica il primo report sulla sperimentazione dei servizi integrati: nel 2016 il blocco operatorio ha superato i mille interventi

L’ospedale di Osimo

 

Fusione dell’ospedale di Osimo con l’Inrca: dopo i medici, anche gli operatori del comparto sanitario del Ss. Benvenuto e Rocco si confronteranno con i sindacati di categoria. Domani dalle 13.30 alle 15.30 è stata convocata l’assemblea degli infermieri, operatori sanitari, tecnici e personale amministrativo afferenti ai confederali Cgil, Cisl e Uil. Venerdì anche il Nursind parlerà ai suoi iscritti nel presidio ospedaliero di Osimo.

“Il problema di fondo è l’assenza di informazioni chiare da parte dall’Asur che sta ingenerando preoccupazione tra gli operatori. Nessuno contesta il progetto di fusione tra i due ospedali ma è un diritto del personale sapere come, quando e con che modalità sarà attuata. Gli operatori sanitari chiedono soltanto di essere messi al corrente del progetto e quindi nelle condizioni di poter scegliere il loro futuro – osserva Giuseppino Conti segretario del Nursind Ancona– Per questo motivo con gli altri sindacati lo scorso 23 gennaio, durante l’incontro convocato dall’Asur, abbiamo chiesto l’istituzione di un tavolo tecnico a tutela dei dipendenti ma ad oggi non è stata ancora fissata alcuna data. In queste settimane abbiamo, invece, letto determine firmate dal direttore generale dell’Asur a fine 2016 (leggi articolo) senza una preventiva concertazione con i sindacati, che proprio nel loro ruolo di mediazione tra azienda e lavoratori potrebbero invece favorire certi meccanismi e processi, se ovviamente corretti nel percorso e nei contenuti”.

Osimo, il corridoio d’entrata dell’ospedale Ss. Benvenuto e Rocco

IL NURSIND: “VOGLIAMO CHIAREZZA SUL PROGETTO” – Come è stato già evidenziato dai sindacato medici (leggi articolo) anche per gli operatori del comparto i timori non sono riposti nelle formule contrattuali adottate dalla nuova azienda ospedaliera perché i paradigmi sono dettati dalla contrattazione collettiva. “Ci domandiamo piuttosto se il personale del blocco operatorio di Osimo, presto assottigliato per i nuovi pensionamenti, sarà sostituito nel turn over e quindi se resterà o no attivo ad Osimo un reparto di Chirurgia dopo la fusione con l’Inrca?  Eventualmente con che potenzialità? – prosegue Conti – Vorremmo inoltre sapere se gli operatori dei vari reparti con più anzianità potranno opzionare di restare in servizio al Ss. Benvenuto e Rocco invece che essere trasferiti nella struttura sanitaria della Montagnola di Ancona, in attesa che sia completata la costruzione del nuovo Inrca di Camerano (leggi l’articolo)”.

IL SINDACO PUGNALONI ANNUNCIA LE DATE DI NOMINA DEI PRIMARI – E mentre si moltiplicano gli interrogativi su questo matrimonio da fare, il sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni, annuncia su fb le date di nomina del nuovo primario per il reparto di Anestesia-Rianimazione di Osimo per il prossimo 21 febbraio e di quello di Medicina per il successivo 6 marzo. Sul web, alle perplessità degli operatori sanitari, si uniscono quelle espresse dagli internauti che nel dibattito social tentano di decodificare il futuro e la trasposizione del presidio di via Leopardi chiedendo proprio al primo cittadino di Osimo se dopo l’integrazione con l’Inrca, il vecchio Ss. Benvenuto e Rocco resterà aperto e se non si ridurrà, proprio come è accaduto a Loreto a Chiaravalle, a un piccolo ospedale di comunità. Per fugare dubbi e perplessità oggi pomeriggio Pugnaloni ha pubblicato il report elaborato dalla direzione sanitaria dell’Ospedale di Osimo sui primi risultati della sperimentazione Inrca – Ospedale di Osimo, partita alla fine della scorsa estate.

Il blocco operatorio dell’ospedale di Osimo

IL PRIMO REPORT SULL’INTEGRAZIONE DEI SERVIZI OSIMO- INRCA – “I principi che hanno ispirano questo processo sono rappresentati dalla valorizzazione dei professionisti dei due Ospedali e dalla centralità dei percorsi assistenziali dei pazienti. – esordisce la relazione- L’obiettivo è stato quello di creare il massimo di sinergie a partire dalle risorse e dalle competenze oggi disponibili facendo in modo che i principali percorsi assistenziali in comune tra i due Ospedali ne risultino potenziati”. Il 1 ottobre 2015 sono state istituite, in modo sperimentale, come previsto da protocollo, le Unità Operative Complesse Interaziendali di Chirurgia Generale e Urologia. Si è quindi proceduto ad una gestione integrata delle attività operatorie, presso il presidio di Osimo, attraverso equipe miste, con l’obiettivo di ottimizzare l’attività chirurgica, in completa sinergia con l’attività operatoria già in essere nel nosocomio stesso.

In fase successiva nel presidio ospedaliero di Osimo sono stati aperti ambulatori a gestione da parte di personale Inrca al fine di potenziare l’offerta anche sul territorio: un ambulatorio Cardiologico, per pazienti nefrologici, di diabetologia di secondo livello, del Piede Diabetico, di testistica neuropsicologica di I° e II° livello di Analgesia “con enorme richiesta da parte dell’utenza” specifica la relazione. “A queste iniziative intraprese – prosegue il report con dati 2016 – si stanno affiancando analoghe iniziative in area medica. In particolare si fa riferimento ad accessi per consulenza dagli specialisti disponibili in una sola delle due sedi ospedaliere con gestione di progetti comuni su temi qualificanti. E’ prevista per l’ospedale della Montagnola un supporto in ambito ematologico e nelle malattie infettive da parte di personale dell’Unità operativa di Medicina di Osimo”.

I cartelli con le indicazioni dei vari ambulatori attivati all’ospedale di Osimo con l’Inrca

Secondo il documento elaborato dalla direzione sanitaria dell’ospedale d Osimo “in ambito dei servizi sono avviate inoltre corsie preferenziali ai pazienti di ciascuno dei due ospedali per l’utilizzo delle tecnologie disponibili nell’altra struttura A solo titolo di esempio viene favorito l’accesso dei pazienti in carico all’Ospedale di Osimo ad alcune tecnologie e competenze dell’Inrca presso la quale è stata di recente installata una Tac con forti potenzialità in area medica e soprattutto cardiologica. La realizzazione di tale sinergia, mediante una integrazione funzionale tra le due realtà ospedaliere in vista della realizzazione del nuovo ospedale, ha potenzialità anche per dare frutti in termini di ulteriore qualificazione assistenziale dei due nosocomi, derivante da un quotidiano confronto tra realtà complementari”.

I NUMERI – Questi i numeri degli interventi effettuati presso il blocco operatorio di Osimo, nel 2016 suddivisi pee specialità chirurgiche: UOCI Osimo -INRCA Chirurgia Generale 660 + 484 (amb.); UOCI Osimo -INRCA Urologia – 158; Senologia – 204; Oculistica (Intervento di Cataratta) – 397; Ortopedia – 270 +99 (amb.); Otorinolaringoiatria – 261 + 73 (amb.); Ginecologia 241.

(m.p.c.)

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