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Le educatrici dei nidi alla Asso,
dipendenti comunali solidali con loro

OSIMO - Il Comune vorrebbe esternalizzare il servizio e tutti i colleghi delle 8 insegnanti, nel corso dell'ultima assemblea sindacale convocata dalla Rsu, si sono opposti. Raschia:"Serve una fase nuova. Inaccettabile il trasferimento del personale"

La sede della Asso, l’azienda speciale per i servizi sociali, educativi e culturali del Comune di Osimo

Il Comune di Osimo ipotizza di trasferire anche le 8 educatrici degli asili nido dall’organico dell’ente locale a quello della Asso, e nel corso dell’assemblea generale del personale, convocata dalla Rsu, la scorsa settimana i dipendenti comunali  osimani hanno solidarizzato con loro. Hanno fatto quadrato attorno alle colleghe insegnanti chiedendo all’amministrazione comunale di cambiare verso, di fermare dopo tanti anni l’esternalizzazione dei servizi per il cittadino che comporta anche l’assegnazione del personale del Comune alle società partecipate.

“Un esito che per la prima volta definisce un’impostazione radicalmente diversa rispetto al recente passato e alle modalità con le quali si è finora proceduto, con le varie amministrazioni impegnate nell’opera di smantellamento del comune a favore del passaggio di competenze all’esterno. competenze e personale, è utile precisare – osserva il sindacalista Andrea Raschia, responsabile della Cgil-Fp Ancona per il pubblico impiego – Il risultato è, purtroppo, sotto gli occhi di tutti! Le strutture comunali ridotte ai minimi termini, il livello dirigenziale praticamente decapitato e il fiorire di società per la gestione di servizi diversi, che hanno finito per frantumare il lavoro. Un esempio per tutti, l’Azienda speciale del Comune di Osimo, la Asso che provvede all’offerta di servizi sociali, scolastici, educativi e a soggetti svantaggiati. Attualmente l’Azienda speciale del Comune occupa oltre 150 lavoratrici e lavoratori utilizzando almeno 10 contratti diversi. Incredibile”.

L’impegno sindacale e la disponibilità del nuovo consiglio di amministrazione e dirigenza oggi probabilmente consentirà di avviare una fase nuova anche per il dialogo. “Certo una fase nuova ma non semplice – prosegue Raschia- per recuperare un quadro sfilacciato, ricostruendo e unificando il lavoro anche attraverso l’accorpamento e l’unificazione dei contratti, migliorando gradualmente i trattamenti, e soprattutto superando il precariato che ancora oggi contraddistingue tanti rapporti di lavoro. Un grazie alla Rsu, dunque, che ha saputo organizzare e gestire l’assemblea unitaria del personale del Comune. Un’assemblea capace di esprimere in tono alto e forte -come non mai- una concreta solidarietà. il ringraziamento deve essere rivolto in particolare a quei lavoratori il cui appello appassionato è stato decisivo per assumere le decisioni ratificate dal voto”.

Provvedimenti che possono rappresentare la bussola per la nuova direzione di marcia. “Decisioni – aggiunge il segretario della Cgil Fp- che chiamano adesso la nuova amministrazione comunale alla massima coerenza per segnare nei fatti quel deciso cambio di rotta, avviando una fase di concreta riorganizzazione dei servizi comunali, mettendo fine alla pratica delle esternalizzazioni di cui il trasferimento del personale educativo dal Comune alla Asso rappresentava l’ultimo tassello di un’operazione considerata oggi unanimemente inaccettabile”.

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