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La Politecnica entra
nella Huawei Ict Academy

ANCONA - L'ateneo dorico è il primo in Italia a stringere questa partnership con la multinazionale delle telecomunicazioni. Longhi: "Un'opportunità per gli studenti per essere più preparati e competitivi e per il nostro territorio che potrà sviluppare programmi specifici per le aziende e per la cultura"

Da sinistra Bradd Feng, director training & certification dept. Huawei, il rettore di Univpm, Sauro Longhi, e Yu Chunjing service enterprise and service director Huawei

 

Da sinistra Tedeschi enterprise channel and service manager Huawei, Feng director training & certification dept. Huawei, il rettore dell’Univpm Longhi, l’assessore al Turismo della Regione Marche, Pieroni, Chunjing service enterprise and service director Huawe

 

di Agnese Carnevali

La ricerca e le conoscenze nel settore delle tecnologie di ultima generazione nel campo delle telecomunicazioni a servizio del territorio, della cultura e dell’imprese. Punta soprattutto a questo il nuovo accordo, destinato a fare la storia e a proiettare la Politecnica delle Marche nel futuro, siglato oggi (31 marzo) alla facoltà di Ingegneria di Ancona, tra l’ateneo dorico e la multinazionale Huawei Ict Academy. Con le firme del rettore Sauro Longhi e di Bradd Feng, director training & certification dept. Huawei e Yu Chunjing service enterprise and service director Huawei, Univpm entra così a far parte del Huawei authorized information and network academy (Haina), il programma di partnership no-profit che coinvolge università e college in tutto il mondo, autorizzandoli a erogare corsi di certificazione sulle soluzioni Huawei e sulle tecnologie Ict adottate sul mercato. Tradotto: gli studenti che prenderanno parte al programma avranno la possibilità di conseguire certificazioni tecniche e migliorare quindi le proprie competenze dell’Information and communication technology (Ict), delle quali il mercato ha particolarmente bisogno. E si pensa già ad applicare queste nuove conoscenze sul territorio, digitalizzando e mettendo le informazioni sul patrimonio artistico-culturale delle Marche, «il petrolio della nostra regione e del nostro Paese» come lo ha definito il rettore Longhi. «Con oggi si avvia una collaborazione in uno dei settori fondamentali per il futuro economico del Paese, quello delle telecomunicazioni – ha affermato il rettore Longhi aprendo la conferenza di presentazione dell’accordo -. Ben presto tutto sarà guidato dal digitale, eppure l’Italia paese non c’è una politica industriale che riguardi questo ambito. La Politecnica, attraverso la globalizzazione delle conoscenze, vuole sviluppare un’attività di ricerca in questo campo anche per metterlo a disposizione del territorio». Non un caso, dunque, la presenza dell’assessore regionale ai Beni Culturali, Moreno Pieroni, come sottolinea lo stesso Longhi. «Gli strumenti di telecomunicazione e digitalizzazione – riprende Longhi – rappresentano un mezzo enorme per condividere il patrimonio culturale, il nostro petrolio, la nostra ricchezza, renderlo disponibile a tutti al fuori di ogni confine». Ma le capacità tecnologiche di un colosso dell’Ict come Huawei potranno essere a servizio non solo del pubblico, ma anche dei privati «avvicinando le imprese per sviluppare con loro un artigianato innovativo – aggiunge ancora Longhi – e in questo l’università deve essere e sarà un facilitatore culturale». E l’accordo Univpm-Huawei sarà anche un’oportunità formativa d’avanguardia in più per gli studenti che potranno essere maggiormente pronti e competitivi per il futuro.

L’assessore a Turismo e Cultura Moreno Pieroni con i vertici di Huawei

La partnership stretta oggi, per l’assessore regionale a Cultura e Turismo Moreno Pieroni «è la dimostrazione che questa regione è una regione viva, che sa cogliere le opportunità e sa guardare in avanti. Questa università è la prima università italiana che apre ad una grande multinazionale in questo campo e le Marche sono la regione con il più alto numero rispetto a popolazione ed estensione di musei, biblioteche e siti storici. Ci sono tutte le premesse per creare un progetto importante di rete e di digitalizzazione».

Alessandro Cozzi, country director enterprise business group di Huawei Italia ha commentato: «Huawei da sempre punta sui talenti e sulle risorse professionali italiane con l’obiettivo di svolgere un ruolo attivo nella crescita economica del Paese. Nelle università italiane abbiamo trovato un importante capitale di ingegno ed energie e siamo fermamente convinti che attraverso iniziative come la Huawei Ict Academy, in cui abbiamo il piacere di accogliere l’Università Politecnica della Marche, e il nostro programma di formazione “Seeds for the future”, si possa favorire lo sviluppo di know-how distintivo da parte delle giovani generazioni per rispondere alle esigenze di competenze digitali del mondo imprenditoriale».

 

 

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