Pioggia di cartelle esattoriali per le bollette rifiuti erroneamente pagate o non pagate dagli osimani nell’anno 2011. il Comune di Osimo ha infatti iscritto a ruolo la somma complessiva di 147.246 euro ed ha inviato i tabulati per la riscossione forzata a cittadini e aziende che in quell’anno hanno omesso di pagare le bollette Tia. Gli accertamenti tributari sulla Tia erano stati svolti da Astea e notificati a novembre 2014 agli utenti morosi, bloccando così di fatto la prescrizione quinquennale per i pagamenti. Chi dopo le notifiche non ha saldato il conto però, ora si vedrà richiedere le somme da Equitalia. La lotta all’evasione sulla tassa rifiuti è stata intensificata a partire dal 2011 con piani sistematici, dopo l’avvio del servizio di raccolta differenziata ‘porta a porta’ nel centro storico e nell’immediata periferia di Osimo.
Nei controlli incrociati con le banche dati del catasto in quell’anno era, infatti, emerso che diverse utenze tra le allora 7000 attive in città, pagavano meno del dovuto anche perché i dati delle planimetrie catastali sulle metrature delle case non erano stati aggiornati o erano diversi da quelli dichiarati. Anche la nuova tassa rifiuti, la Ta.Ri, come già la vecchia Tares e la Tia, calcola, infatti, il coefficiente di produzione dei rifiuti in base alla metratura dell’immobile di residenza.
Il Comune aveva emesso i decreti di accertamento sulla Tia nel 2014. I destinatari delle verifiche dovevano regolarizzare i pagamenti entro 60 giorni per non rischiare di dover versare il doppio della sanzione pecuniaria amministrativa. Avrebbero potuto godere di una riduzione pari al 50% della sanzione se avessero versato subito le somme dovute all’Astea. In assenza di pagamento, per tutti, dopo i 60 giorni, le mancate entrate divenendo esecutive sono state iscritte a ruolo e per legge entro i successivi 3 anni è partita la procedura per il recupero del credito. Fino al 2013 grazie alle verifiche incrociate, Astea ha previsto un recupero crediti di 173.773 euro come risulta dagli atti di bilancio votati l’anno scorso, mentre il gettito proveniente dall’evasione Ta.Ri, è stato stimato per il 2014 dall’Azienda in altri 70.000 euro.
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