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Punto nascite di Fabriano al collasso,
pediatri precettati da Jesi e Senigallia

SANITA’ – Dal 15 giugno solo un medico in servizio ed uno distaccato per un mese dall’ospedale Carlo Urbani. Anche il turno notturno è coperto dai dottori delle altre città, costretti a più turni consecutivi, fino anche a 24 ore al lavoro, così la Regione “salva” l’ostetricia del Profili

Ospedale Profili, foto d’archivio

 

di Emanuele Garofalo

La lotta è stata dura, ma alla fine Fabriano ce l’ha fatta: il punto nascite finora è stato risparmiato dalla chiusura, come invece è toccato a Osimo. Sotto i 500 parti all’anno, tutte le mamme al Salesi di Ancona. Troppo distante per le famiglie del fabrianese che l’hanno spuntata: si può ancora nascere all’ospedale Profili. Ma a quale prezzo? Sì, perché il punto nascite è ancora attivo (lo scorso anno ha fatto registrare circa 330 nuovi bebè), ma il personale medico e sanitario è ridotto all’osso. Con il risultato che, invece di fare assunzioni, vengono “cooptati” i pediatri di Jesi e Senigallia. Obbligati a coprire la reperibilità notturna, ma non potendo farlo da casa, di fatto sono costretti a fare tre turni di fila. Sono 24 ore in ospedale, mattina a Jesi o Senigallia e notte a Fabriano, per poi lavorare anche il giorno dopo. Ecco i numeri. Oggi al Profili sono in servizio tre pediatri, uno è il primario facente funzioni Domenico Maddaloni, che per motivi di salute è dispensato dal coprire i turni notturni,già dallo scorso novembre. Le carenze di personale sono perciò coperte dai medici di Jesi e Senigallia: 9 quelli del Carlo Urbani, 8 al Principe del Piemonte. A rotazione, ad ognuno di loro toccano una o due notti a Fabriano. Reperibili, ma di fatto sono a tutti gli effetti in servizio attivo in ospedale, visto che non possono di certo stare a casa a Jesi o a Senigallia in attesa della chiamata, con la conseguenza di dover sostenere più turni consecutivi. La situazione di emergenza sarebbe ancora sostenibile, se non fosse che dal 15 giugno Fabriano perderà altri due medici:uno verrà assunto al Salesi e inoltre il primario facente funzioni è in partenza per un anno di missione in Africa. Il Profili resterà così con un pediatra. Ad uno dei medici di Jesi è già arrivato l’ordine di servizio: da giugno dovrà essere distaccato per un mese a Fabriano. A luglio, cosa succederà? Al personale non è ancora stato spiegato. Per ora si tampona così. Vero, c’è un bando aperto per le assunzioni di 3 pediatri a tempo indeterminato, ma è stato indetto a gennaio e solo la scorsa settimana è stata pubblicata la lista dei candidati ammessi. Impossibile che entro l’estate arrivino rinforzi. Si va avanti così, con ordini di servizio, a cui i medici non possono sottrarsi, perché in realtà sono tutte deroghe alla legge: in un mese, le reperibilità potrebbero essere al massimo 10 tra diurne e notturne. Limiti superati se le circa 36 reperibilità mensili (festivi compresi) devono essere divisi tra 3 medici. Difficoltà e carenze di personale che riguardano allo stesso modo anche gli infermieri. Senza contare che in questo modo, il carico di lavoro finisce per avere conseguenze anche su Jesi e Senigallia.

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