“Esprimo tutta la mia solidarietà a Bruna, a padre Jacques, parroco di San Marco, a tutti gli altri volontari del centro Caritas della parrocchia di San Marco. Esprimo, inoltre, la mia piena vicinanza a quanti usufruiscono del dono del pane del giorno dopo messo a disposizione dall’associazione ‘Il Buon Samaritano’. Che tristezza: la politica che gioca sui poveri per apparire sui giornali”. A parlare è Paola Andreoni, presidente del consiglio comunale di Osimo, che stavolta ha deciso di interveire e dire la sua sulla vicenda dell’ispezione del Nas al Centro Caritas di San Marco (leggi l’articolo).
“L’attività di volontariato, non lucrativa, messa in piedi da Bruna Pieragostini, da anni impegnata nel contrasto alla povertà e nell’aiuto alle famiglie in condizioni di sofferenza alimentare, è stata bruscamente interrotta e con essa la quotidiana distribuzione del ‘pane del giorno dopo’, a causa di un esposto che, stando ai primi accertamenti – da quel che si legge sulla stampa – si sta rilevando infondato e privo di ogni fondamento (leggi l’articolo)”. L’Andreoni ricorda che sono più di 50 le famiglie osimane alle quali “il centro guidato da Bruna garantisce un paniere di beni considerati essenziali, che oggi si ritrovano – momentaneamente – private di questo servizio così benemerito. La distribuzione gratuita di alimenti effettuata nei locali del Centro di Ascolto Caritas di San Marco rappresenta un vero e proprio ‘salvagente’ per molte famiglie del nostro territorio, colpite dalla crisi e nella propria incapacità di provvedere alle necessità quotidiane”.
L’augurio della presidente del Consiglio è che “il Centro Caritas possa essere riavviato quanto prima con l’aiuto e la solidarietà di tutti gli osimani, o quanto meno, di quei osimani che si richiamano ai principi evangelici e della solidarietà: fratellanza, amore verso il prossimo e farsi carico degli ultimi. Quanto accaduto, a causa di pochi, ha segnato una brutta pagina della storia della Osimo solidale e deve far riflettere tutta la nostra comunità locale sul tema della lotta allo spreco e della condivisione, coinvolgendo le famiglie, e tutte le attività economiche di generi alimentari consapevoli che non è la presenza di un centro che aiuta a superare le sofferenze della fame a determinare danni ai negozi nell’esercizio della loro attività così come paventato dagli autori dell’esposto. La politica con la P maiuscola si occupa e si fa carico dei problemi della gente.
Le sofferenze di chi ha poco prevalgono sulle visioni miopi della politica ( quella che ha la p minuscola) che come tali non guardano al bene comune ma sempre sono rivolte al protagonismo personale di chi si fa artefice di iniziative che da più riscontri risultano prive di fondamento, con il risultato che in questi giorni chi contava su di un aiuto se ne trova purtroppo privato. E questo è triste, davvero molto triste”
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Nessuno ha mai messo in dubbio la bontà dell’iniziativa meritevole di ogni plauso.
Nessuna sanzione da parte dei NAS anche perché non hanno rilevato alcun problema igienico-sanitario ma solo carenze dal punto di vista amministrativo (.
Siamo in un paese civile. Le norme vanno rispettate da tutti.
Come per le sagre cittadine anche la beneficenza.
Nel 2016 è entrata in vigore una nuova legge che permette alle associazioni no profit con fini di solidarietà sociale di distribuire cibo dopo una semplice comunicazione di inizio attività al Comune di Osimo.
L’intervento dei NAS è servito da una parte a mettere in regola l’attività dal punto di vista amministrativo e dall’altra ad azzittire chi da anni lamenta un’attività poco trasparente.
Basta una semplice comunicazione al Comune, il quale, se fino ad oggi non lo ha fatto, farebbe bene ad informare tutte le associazioni che lavorano in tal senso (e per fortuna ad Osimo ce ne sono molte) invitandole a regolarizzarsi amministrativamente.
Il Centro a San Marco può essere riaperto in qualsiasi momento perché i locali sono idonei e non ci sono lavori da fare, così mi ha personalmente riferito il comandante dei Carabinieri (a meno che non siano intervenute altre autorità ed abbiano rilevato altre irregolarità – non certo su mio invito!).
Io per prima mi auguro che il centro riapra il primo possibile.