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Tutti i colori del Giro d’Italia U23:
Pavel Sivakov conserva la maglia rosa

OSIMO - Giornata di festa ad Osimo per il ciclismo: la tappa Senigallia – Osimo è stata vinta da Joseph Areruya, la gara a cronometro individuale dall'australiano Lucas Hamilton

La maglia rosa brinda sul palco di piazza Boccolino

Il vincitore alla Cronometro di Campocavallo (foto Bruno Severini)

Grande spettacolo oggi ad Osimo con la 5^ tappa del Giro d’Italia U23. La tappa Senigallia – Osimo è stata vinta da Joseph Areruya. Il russo Pavel Sivakov ha conservato la maglia rosa. Nel pomeriggio si svolta la gara a cronometro individuale, con partenza e arrivo nei pressi del Santuario di Campocavallo. Il podio è stato conquistato dall’australiano Lucas Hamilton: 14 km percorsi in 17 minuti e 45 secondi, con una media di 43 km orari.

Ancora una volta Osimo ha confermato il suo forte attaccamento al mondo delle due ruote. Mancava da troppo tempo un appuntamento di grande rilievo nella città senza testa che vanta una tradizione ciclistica sin dai primi del Novecento. La carovana del Giro d’Italia Under 23 è stata accolta calorosamente sin dal primo passaggio nel centro storico dov’era posto l’arrivo della prima semitappa: la frazione in linea da Senigallia ad Osimo. Sin dai primi chilometri, approfittando di un lungo tratto pianeggiante, hanno provato a allungare in 10: il neozelandese James Fouche, il colombiano Alvaro Hodeg, il russo Stepan Kurianov della Gazprom-RusVelo, l’olandese Bram Welten della BMC e gli italiani Simone Bevilacqua della Zalf, Imerio Cima della Viris Maserati, già vincitore del trofeo Città di Castelfidardo all’interno della Due Giorni Marchigiana, Eros Colombo del Team Palazzago, Francesco Pilicano della Vejus, Marco Ranieri della Cipollini e Thomas Zanotto del Cyclingteam Friuli.

I battistrada hanno resistito fino all’arrivo ad Osimo, con i due giri finali che di fatto hanno rimescolato di carte riaprendo i giochi. Con il gruppo di nuovo compatto hanno provato a scattare il polacco Cezary Grodzicki del Team Palazzago, Mattia Bais del Cyclingteam Friuli, Maher Tounsi dell’Altopack Eppelà, il fanese Raffaele Radice della Delio Gallina ed il colombiano Sergio Martínez. Il caldo ed il forcing impresso dall’Unieuro al gruppo ha riportato subito il colorato serpentone sui fuggitivi. Visto il totale impasse ha provato l’allungo il ruandese Joseph Areruya della Dimension Data scattando a 2 km all’arrivo, il corridore africano, quando ormai in gruppo tutti si aspettavano una volata, è stato scaltro ad alzarsi sui pedali affrontando in solitaria l’ultimo tratto in salita che conduceva fino al corso principale di Osimo e quindi al traguardo davanti al palazzo del Comune.  Il ventunenne Areruya è stato bravo a mantenere un paio di secondi sul primo inseguitore riuscendo così a festeggiare a braccia alzate la vittoria alla prima semitappa, la prima affermazione ruandese nella storia della corsa. Ad appena 2″ il russo Cherkasov, mentre terzo a 3″ l’australiano Robert Stannard, quarto il colombiano Jhon Anderson Rodríguez, seguito dall’ucraino Mark Padun del Team Colpack, dall’australiano Lucas Hamilton del Mitchelton Scott, dall’azzurro Cristan Scaroni della General Store Bottoli, ottavo la maglia rosa Pavel Sivakov che ha conservato così il primato nella classifica assoluta.

Come è successo al Giro d’Italia dei professionisti la cronometro di Campocavallo, seconda semitappa di giornata, ha confermato la superiorità dei primi cinque della classifica assoluta, di una spanna sopra a tutti gli altri in gara. Protagonista ancora una volta l’australiano Lucas Hamilton che ha chiuso la sua prova contro il tempo percorrendo i 14 km in appena 17’45”, secondo 6″ il britannico Scott Davies del Team Wiggins e terzo il belga Senne Leysen della Lotto Soudal. Partito per ultimo, ha regolato la sua corsa sugli altri riuscendo così a mantenere la maglia rosa, il russo Pavel Sivakov. Il connazionale Nikolai Cherkasov si è aggiudicato invece la combinata dei giovani (1997-1998) delle due semitappe intitolata alla memoria di Michele Scarponi. Presente alla premiazione il padre dell’aquila di Filottrano Giacomo. Secondo il vincitore della cronometro Hamilton, che ha ricevuto il premio “Adalberto Gabrielloni”, che è stato il fondatore e l’anima del Gruppo Ciclistico Campocavallo, e terzo il ruandese Joseph Areruya che ha ricevuto il premio “Paolo Piazzini”, la grande firma del ciclismo marchigiano, ideatore tra l’altro della Challenge per elite-under 23 “Il Cappello d’oro”.

Soddisfatto per la grande affluenza di pubblico e per la perfetta macchina organizzativa il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni “quella di oggi è stata una grande festa per tutta la nostra città, la corsa sia al mattino che al pomeriggio ha toccato tutto il territorio cittadino. La cronometro di Campocavallo è stata spettacolare anche dal punto di vista tecnico. Finalmente siamo riusciti a riportare una grande corsa a tappe nella nostra città, mancava ormai da troppi anni, ma era un riconoscimento doveroso nei confronti del Gruppo Ciclistico Campocavallo che celebra il suo cinquantesimo anno di attività e che tanto ha dato non solo al movimento ciclistico osimano, ma anche a quello nazionale”.

Non poteva esserci epilogo migliore per celebrare il mezzo secolo di storia del Gruppo Ciclistico Campocavallo, il grande lavoro portato avanti in questi ultimi mesi dal presidente Giorgio Antonelli e dal suo vice Piero Agostinelli ha portato degli ottimi frutti. I riflettori del ciclismo internazionale si sono concentrati su Campocavallo: nel 1967 quando nacque il locale movimento ciclistico era solo una piccolissima frazione, oggi è conosciuta in tutto il mondo per la tradizione del covo, ma soprattutto per il ciclismo, per le gesta di grandi campioni come Rodolfo Massi ed Andrea Tonti e per rari e vulcanici mecenati come Fred Mengoni. “Vorremmo ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato nell’allestimento delle due semitappe, in particolare il sindaco Pugnaloni e il commissario tecnico Davide Cassani che ci hanno voluto fare questo bel regalo – hanno dichiarato a margine della corsa Antonelli ed Agostinelli – La presenza della carovana a Campocavallo ha rappresentato un altro importante stimolo per i nostri ragazzi della squadra juniores che stanno già ottenendo ottimi risultati e che sono sicuro potranno continuare a fare bene nel resto della stagione se ascolteranno i preziosi consigli del presidente del Team Emilio Paolini e dei ds Austero e Cipriani”.

Il prossimo appuntamento ciclistico ad Osimo sarà il 18 settembre con il 30° Trofeo Rigoberto Lamonica, la gara nazionale per elite-under 23 che vedrà di nuovo protagonisti alcuni dei corridori presenti al Giro d’Italia.

I PROTAGONISTI NELLA GARA DI CAMPOCAVALLO

(foto servizio Alessandro Colonnini)

 

 

 

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