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Niente riposi né ferie e
straordinario non pagato:
lavoratori dell’area vasta 2 in rivolta

ANCONA - Sindacato sul piede di guerra contro il taglio al fondo contrattuale per il lavoro extra, in disavanzo per un milione. Superlavoro per il personale sanitario, la Cgil lancia l'allarme: "Questa situazione sta mettendo in estrema difficoltà la funzionalità e la sicurezza dei servizi"

(foto d’archivio)

 

Superlavoro e straordinario non pagato per il personale sanitario, la funzione pubblica della Cgil va all’attacco delle direzioni generali di Asur e area vasta 2. Il fondo contrattuale per lo straordinario è splafonato, denuncia il sindacato. Ed i turnisti, soprattutto se precari, sono costretti a saltare i riposi e le ferie. Un rosso da un milione di euro, dopo quello di oltre 450 mila euro nel 2015 e di oltre 400 mila euro anche nel 2016. Un disavanzo del quale la sigla sindacale attribuisce la colpa agli attuali verticidelle aziende sanitarie. «Rispediamo al mittente le dichiarazioni rilasciate dal direttore generale dell’Asur, Alessandro Marini, in occasione del tavolo negoziale dell’Area Vasta 2 del 9 giugno. Marini ha affermato che il fondo per lo straordinario è storicamente splafonato. Rispondiamo: no, proprio no», va all’attacco la Fp-Cgil dell’area vasta 2. «Il fondo contrattuale dello straordinario dell’area vasta 2 era a posto – sostiene il sindacato – e lo è stato fino al momento in cui non sono arrivati gli attuali vertici Asur. Era a posto grazie all’esposto alla Corte dei Conti ed alla Guardia di Finanza depositato il 24 aprile 2013 da parte della Rsu e delle organizzazioni sindacali dell’area vasta, su iniziativa promossa e condotta dalla Cgil». Un esposto, ricostruisce la Cgil, che si concluse con un accordo attraverso il quale vennero interamente restituiti ai lavoratori ed alle lavoratrici dell’area vasta di Ancona 1,5 milioni, presi dalle risorse Asur. «Proprio in tale occasione – ricorda la Cgil – venne contestualmente risolto il problema del disavanzo del fondo dello straordinario. Dunque, altro che storicamente splafonato». E la Fp-Cgil lancia l’allarme: «Questa situazione sta mettendo in estrema difficoltà la funzionalità e la sicurezza dei servizi sanitari. I turnisti, peggio ancora se precari, sono costretti a saltare i riposi e le ferie per sopperire alle tante assenze, a vario titolo riscontrate, mentre non c’è traccia nei reparti delle famose assunzioni, così tanto decantate da chissà quanto tempo. I turnisti sono la popolazione di dipendenti più numerosa dell’area del comparto, e sono proprio loro a pagare le conseguenze del taglio al fondo contrattuale dello straordinario».

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