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Mangia e si tuffa,
turista olandese colto da malore
alle Due Sorelle

SIROLO - L'uomo è stato soccorso dall'eliambulanza ed è stato trasportato a Torrette

Foto d’archivio

 

È stato il pranzo a giocare un brutto scherzo al turista olandese di 50 anni che ha accusato un malore mentre si trovava sulla spiaggia delle Due Sorelle. Soccorso da una task force formata da Protezione civile di Numana, Guardia costiera di Ancona ed i sanitari dell’eliambulanza di Fabriano è stato trasportato all’ospedale di Torrette. Lo spuntino in tarda mattinata e subito dopo il tuffo in mare sarebbero, da una prima ricostruzione dei fatti, le cause del malore dell’uomo, colpito da congestione mentre era in acqua. È successo in tarda mattinata. A dare l’allarme la Protezione civile di Numana alla Guardia costiera di Ancona che ha coordinato le operazioni di recupero dell’uomo, che hanno visto l’intervento dell’eliambulanza del 118, l’idroambulanza della Protezione civile di Numana ed il personale della Guardia costiera con il proprio battello. Il turista olandese stava facendo una nuotata quando si è sentito male. I sanitari del 118 si sono calati dal verricello dell’eliambulanza ed hanno recuperato il 50enne, trasportato all’ospedale regionale di Torrette.

Il sentiero del Passo del Lupo interdetto

Da quanto riferito, il turista aveva raggiunto a piedi le Due Sorelle percorrendo il sentiero denominato “Passo del Lupo”, che dal Monte Conero scende fino alla nota spiaggia, e che attualmente è interdetto
al transito “in tutto il suo sviluppo ed in tutti punti di accesso, dall’origine al termine”, come recita l’ordinanza del Comune di Sirolo, poiché già teatro, in passato, di incidenti gravi. «Una vicenda conclusasi positivamente – si legge in una nota della Guardia costiera – ma che si ritiene possa servire come monito per tutti coloro, turisti e residenti, che intendano apprezzare questo splendido scorcio del Conero, affinché possano fruire del litorale della Riviera con
responsabilità e consapevolezza, nella rigorosa osservanza dei limiti legati principalmente alla pericolosità ed alla difficoltà dei percorsi di accesso alle spiagge».

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