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Nuovi giochi, verde e “bio laghetti”
Arriva l’ultimo tassello
del Passetto

ANCONA – La giunta ha approvato i lavori da 750mila euro da concludere entro marzo. La riqualificazione si sposta nell'area della piscina per restituire alla città un altro luogo memoria, dopo gli interventi all'ascensore e sulla pineta

Lo stato attuale dei cosiddetti laghetti alla piscina del Passetto

Il rendering del progetto del Comune firmato dall’ingegnere capo Luciano Lucchetti

 

Nuovi giochi, nuovi arredi, l’abbattimento dei pini malati e sfalcio delle siepi, via l’asfalto, al suo posto la pavimentazione in “cromofibra” già vista alla Cittadella e al parco di Posatora. E torneranno anche i laghetti. In versione “bio”: saranno scelte le giuste piante per evitare le infestazioni di zanzare e mantenere l’acqua pulita. Ecco l’ultimo tassello della riqualificazione del Passetto. Approvato dalla giunta il progetto di manutenzione e restyling della parte compresa tra la piscina e il ristorante Il Passetto del parco di via Thaon de Revel. Costo 750 mila euro, lavori da appaltare e avviare entro ottobre, 6 mesi di lavoro con l’obiettivo di concludere tutto entro marzo, in tempo per la prossima primavera. Dopo gli interventi nell’area della pineta, sull’ascensore, alla pista di pattinaggio e sul basamento del Monumento ai Caduti, è arrivata l’ora della zona della piscina per concludere la riqualificazione di uno dei luoghi della memoria degli anconetani. Tre in particolare le direzioni su cui intende muoversi il progetto firmato dall’ingegnere capo del Comune Luciano Lucchetti: verde, arredi e i famosi “laghetti”. Per il verde, sono previste potature e abbattimenti delle piante malate da rimpiazzare con nuove piantumazioni di pini, sfalcio delle siepi e come ornamenti corbezzoli, mirto, fillirea e oleandro. Alla voce arredi, saranno sostitute panchine e pali della luce come tutti i giochi per bambini, diventati bersaglio di atti vandalici e danneggiamenti. Al loro posto nuove attrezzature adatte anche per bimbi con disabilità, ad esempio come l’altalena per portatori di handicap inaugurata alla Cittadella.

Una foto storica del 1978 dei laghetti del Passetto

Niente più asfalto, al suo posto una pavimentazione simile a quella utilizzata al parco di Posatora e Cittadella. Davanti alla piscina saranno recuperate le due piattaforme circolari in palladiana di Trani. Infine, i laghetti. Tristemente in secca ormai da anni, il progetto approvato dalla giunta conta di recuperarli riportando l’acqua nelle vasche. Come? Con nuovi impianti di scarico, recupero e accumulo dell’acqua, illuminazione e fontana scenografica, ma soprattutto l’intenzione è di realizzare un “biolago”. Vale a dire, scegliendo le giuste piante che possano svolgere in modo naturale il filtraggio e la pulizia dell’acqua. Ninfee per ombreggiare l’acqua e limitare la crescita di alghe, piante galleggianti o palustri che possono dare un effetto decorativo e ossigenare l’acqua, dare rifugio a piccoli animali come lumache o anfibi che si cibano delle larve di insetti, il tutto per rendere l’intervento “ecosostenibile”. Così il Comune intende ricreare quella visione disegnata già nel 2007 per il sindaco Sturani dallo scomparso architetto Maurizio Agostinelli, che voleva restituire alla città la sua terrazza affacciata sul mare.

Un’altra elaborazione dal progetto del Comune

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