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L’arte cinese esposta a Fabriano

ARTE - Il maestro Xiaocheng Li viene da Shantou ed è già stato vincitore del premio Watercolour 2016. Una mostra per scoprire un mondo lontano dove la natura è onnipresente

acquerello di Xiaocheng Li

Un acquerello di Xiaocheng Li

 

di Sara Bonfili

Si intitola “Bagnando ogni cosa” ed è davvero il sunto dell’arte dell’acquerello, così indissolubilmente legata alla carta di Fabriano. E’ il la mostra dell’artista cinese Xiaocheng Li che inaugura domenica 15 ottobre nella galleria del Museo della Carta e della Filigrana alle ore 17.00. Al vernissage sarà presente anche l’autore  e la sua famiglia, con altri acquarellisti cinesi, tra cui Lu Luu del Circolo Artificio di San Felice sul Panaro, che tradurrà le parole del maestro.

Entriamo un po’ nel mood che ci accompagnerà in questa esposizione: Xinxi, lembo di terra della città di Shantou nel distretto di Longhu, nota regione costiera cinese, è un piccolo villaggio abbracciato dai fiumi Xinjin e Waisha, due rami del fiume Hanjiang che giungono fino al mare, con nessun altro monumento di interesse artistico che non sia il semplice paesaggio naturale. Vento, acqua, verde, fango, sabbia, tifoni, correnti umide dal mare cinese, campi coltivati e destinati all’allevamento. Sono questi gli ingredienti dei dipinti di Xiaocheng Li, membro della China Artists Association, vice direttore del Consiglio degli Acquarellisti dell’associazione artistica della provincia del Guangdong, preside dell’Accademia dell’Acquarello “Chaoshan”, terzo classificato nella Biennale Watercolour 2016.

“La civiltà moderna offre materiali sempre più avanzati per la creazione artistica, ma il processo creativo del pittore resta relegato alla sua percezione visiva, all’elaborazione interiore e ai movimenti della sua mano”, racconta Xiaocheng Li da Shantou, nel testo critico accompagnatorio della mostra. “Solo se avrete maturato una tempra profonda, se nella vostra vita avrete raccolto moltissimo e perduto forse ancor di più, allora sarete in grado di creare delle buone opere. Le quarantacinque opere di questa mostra, centrate sul tema dell’ecologia e dell’agricoltura in una piccola città della Cina, propongono al pubblico un paesaggio rurale bellissimo, acquerelli che cercando di suscitare la percezione della civiltà rurale volendo promuoverne il rispetto.”

“Grazie all’invito del sindaco di Fabriano, – continua l’artista – città che ospiterà questa mostra, le mie opere saranno esposte in un luogo così prestigioso e, spero, ricevere apprezzamento in un contesto internazionale più ampio”.

Il Circolo Artificio di San Felice sul Panaro ha già instaurato una collaborazione con il Museo e il premio Watercolour, dai tempi del terremoto in Emilia del 2012. Dopo questo evento difficile si sono avvicendate collaborazioni, mostre ed eventi in entrambe le cittadine, accomunate dall’esperienza del sisma e dal sentimento della rinascita architettonica e culturale.

 

 

 

 

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