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Mare pulito a Palombina:
7 anni per il piano
anti sversamenti

PROGETTO – Proposta condivisa da Ancona e Falconara, 36 milioni di euro per garantire la balneabilità, toccherà a Multiservizi attuare i lavori cercando le coperture finanziare dalle tariffe dei cittadini oppure attraverso finanziamenti nazionali. Mancinelli: “Unico percorso realisticamente fattibile, chi promette soluzioni in 6 mesi prende in giro le comunità”. Critiche le opposizioni, il Pd si divide: i democrat di Falconara si astengono, quelli di Ancona invece sono favorevoli

di Emanuele Garofalo

(foto Giusy Marinelli)

Piano anti sversamenti da 36 milioni di euro, Ancona e Falconara d’accordo sul da farsi, ora servono i finanziamenti e i progetti dei lavori. Discusso stamattina a Palazzo degli Anziani in seduta congiunta dai Consigli comunali di Ancona e Falconara il piano di interventi proposti da Multiservizi e Univpm. Le giunte Mancinelli e Brandoni concordano su un ibrido della cosiddetta “proposta C” del 2016 della Multiservizi, con alcuni accorgimenti aggiuntivi dell’Università. In sintesi: vasche di “prima pioggia” da realizzare in spiaggia per bloccare le precipitazioni degli acquazzoni, di cui la più grande a Collemarino nell’area ex Fiat per una portata di 5mila metri cubi, potenziare i quattro canali pontili, ripulire fosso Manarini e di Palombina dagli scarichi fognari, costruire condotte sottomarine (fino a un massimo di 7) in corrispondenza degli impianti di sollevamento per disperdere le acque scure al largo e infine per Falconara viene indicato un “collettore di gronda”, una tubazione di raccolta delle acque miste lungo via Volta, via Galilei, via Matteotti, via Elia. Questo il piano meno costoso e attuabile per stralci, un pezzo alla volta, per cercare di migliorare al più presto la qualità dell’acqua del litorale di Palombina. La serie di interventi, secondo la relazione illustrata stamattina dal professore Univpm Alessandro Mancinelli, dovrebbe ridurre al minimo (circa 5 episodi per ogni stagione balneare, negli anni più piovosi) i divieti di balneazione in occasione delle piogge che portano ad aprire gli scolmatori con lo sversamento in spiaggia e nel mare delle acque reflue delle strade e delle acque nere delle abitazioni.

Il sindaco Goffredo Brandoni e il sindaco Valeria Mancinelli insieme a Palazzo degli Anziani per la seduta congiunta dei consigli comunali di Ancona e Falconara

Scartata perché troppo costosa (circa 50 milioni) e perché poco attuabile la separazione completa delle acque nere e delle acque bianche. Bocciata dall’Univpm perché giudicata insufficiente anche la separazione parziale solo delle acque piovane di strade e tetti dalle acque reflue. Ora il piano anti sversamenti passa all’esame dei 43 Comuni dell’Assemblea territoriale d’ambito (Aato 2), che dovranno approvarlo e dare mandato al gestore del servizio idrico, Multiservizi, di metterlo in pratica. Verosimilmente, il 2018 sarà speso per effettuare le progettazioni dei lavori, dal 2019 potranno aprirsi i cantieri, poi serviranno circa 6 anni di opere per concludere il tutto. Parallelamente si apre la partita dei finanziamenti: i 36 milioni dovranno essere spalmati nei piani di investimento pluriennali di Multiservizi, che già attualmente investe circa 20 milioni all’anno sui lavori della rete idrica dell’intera provincia. Le coperture? Arriveranno dalle tariffe dei cittadini dell’intera provincia, ovvero dalle bollette dell’acqua. In alternativa, Multiservizi dovrà andare a caccia di finanziamenti statali, se si apriranno bandi o gare ad hoc. “Tra diverse prospettive, questa è la migliore per i costi benefici e la proponiamo congiuntamente con Falconara” ha dichiarato il sindaco Mancinelli in apertura dei lavori. “Chi racconta che in 6 mesi o un anno si può risolvere il problema, prende in giro le comunità – ha aggiunto Mancinelli -. Nel frattempo ci muoveremo con Regione e Arpam per ridurre al minimo i tempi di divieti di balneazione per ogni sversamento, fino a 18 ore rispetto alle attuali 72 ore”. “Ridurre a zero i divieti di balneazione è praticamente impossibile – ha spiegato il sindaco Brandoni -. Da due anni e mezzo stiamo affrontando una riflessione comune con Ancona. Potremo dire che è tutta colpa delle bombe d’acqua, ma abbiamo preferito affrontare la questione insieme.” Critiche le opposizioni. “Non è stato fatto nulla in quattro anni di sindacatura e adesso si mettono le mani avanti dicendo che ci vorrà del tempo” ha attaccato il capogruppo M5S di Ancona Andrea Quattrini. “Falconara doveva attuare dal 2004 le vasche volano indicate da Multiservizi – ha aggiunto il consigliere Pd di Falconara Franco Federici -. L’unica realizzata ha funzionato, fino a quando non è mancata la manutenzione ordinaria. Non condividiamo questo percorso ex novo”. Ad Ancona, la votazione della delibera si è conclusa senza voti contrari: 19 favorevoli, 5 astenuti (gruppo M5S e consiglieri La Tua Ancona Finocchi e Gramazio), dalla minoranza è arrivato anche il voto a favore dei consiglieri Sel Crispiani e Rubini, non ha partecipato al voto Daniele Berardinelli (FI). “Grazie al M5S, che ha promosso incontri pubblici e manifestazioni con i cittadini, la discussione si è spostata in consiglio comunale, ed ha prodotto il coinvolgimento del dipartimento di idraulica dell’Università, che mai prima era stato consultato – ha commentato Quattrini, spiegando l’astensione -. Siamo quindi soddisfatti, anche se non del tutto perché non è stata approfondita la soluzione di combinare la separazione delle acque piovane delle strade e dei piazzali con la realizzazione di una vasca di laminazione. Avevamo presentato emendamenti in merito, ma la maggioranza ce li ha bocciati. Adesso ci aspettiamo che la Giunta Mancinelli, rimasta colpevolmente immobile durante tutti questi anni, si attivi subito per iniziare a realizzare le prime opere ed ottenere i relativi benefici”. Il voto del Consiglio comunale di Falconara è arrivato nel pomeriggio: 11 favorevoli, astenuti i 3 consiglieri Pd presenti Giacchetta, Luciani e Federici. Il Pd finisce così contemporaneamente in maggioranza e all’opposizione: i democrat di Falconara si astengono per non sostenere il documento presentato da Brandoni, mentre quelli di Ancona si schierano a favore di Mancinelli.

(Servizio aggiornato alle 17.15)

Mare pulito, al voto il piano anti sversamenti da 36 milioni di euro

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