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Coltello alla gola:
“Dammi i soldi o ti faccio male”

ANCONA - Rapina alla Nuova Ottica di corso Amendola. Un uomo sulla trentina è entrato nel negozio brandendo una lama di circa 10 centimetri contro la figlia del titolare

Il negozio di ottica di corso Amendola che ha subito la rapina

di Federica Serfilippi

“È entrato in negozio, ha puntato il coltello contro mia figlia e si è fatto aprire la cassa per portare via i contanti. Non era mai accaduto un episodio cosí grave in oltre 20 anni di attività”. A raccontare la rapina subita ieri pomeriggio è Davide Cardinali, titolare della Nuova Ottica di corso Amendola, l’attività presa di mira da un balordo, presumibilmente di origine nordafricana, su cui ora si stanno concentrando le indagini dei carabinieri. Il bottino si aggirerebbe sui 200 euro. “Aveva la pelle mulatta, sui 30 anni, capelli ricciolini e la barba. Parlava bene italiano. Non l’avevamo mai visto prima”. L’ho affrontato, ero pronto a tirargli un pugno per difendere mia figlia Elena, ma quando ho visto il coltello arrivarmi in gola ho alzato le mani e l’ho lasciato fuggire”. Il terrore è scoppiato attorno alle 16.45, a pochi minuti dall’apertura pomeridiana del negozio, quando ancora in cassa c’erano pochi soldi. In quel momento, nell’esercizio commerciale c’erano il titolare Cardinali e sua figlia, 27 anni, che solitamente non lavora nell’attività di famiglia, che si è vista puntare alla gola una lama di circa 10 centimetri di un coltello serramanico. Ieri, era solamente di passaggio e stava guardando alcuni occhiali quando è entrato il rapinatore. “Io in quel momento mi trovavo – racconta Cardinali – in uno stanzino con una cliente. Mia figlia mi ha raccontanto che proprio in quel frangente è entrato il balordo. Si è tirato su il cappuccio del giubbotto, un parka verde, e le ha puntato il coltello a un palmo dal collo, intimandole di stare zitta e aprire subito la cassa”. “Fai svelta, altrimenti ti faccio male” le avrebbe detto il bandito. “Lei, che non conosce bene il funzionamento della cassa – continua il titolare – ha premuto un tasto e casualmente si è aperta. Dalla stanza dove mi trovavo, ho sentito il rumore del cassetto e subito sono corso a vedere cosa stava succedendo. Mi sono trovato davanti il rapinatore. Ero pronto a dargli un pugno ma mi ha puntato il coltello alla gola. Cosí, ho alzato le mani”. Prima di andarsene, il criminale avrebbe detto: “Non ti faccio niente, vado via vado via”. Uscendo dal negozio ha urtato una ragazza che stava davanti alla vetrina dell’ottica. Proprio lei sarebbe stata la testimone dell’ultima parte della rapina. L’uomo è scappato a piedi in direzione piazza don Minzoni, sparendo nel nulla.
“Siamo subito andati dai carabinieri per la denuncia – conclude Cardinali -. È successo qualcosa di grave, spero non ricapiti più. Ma, comunque, d’ora in poi ci attrezzeremo”.

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