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Terminal crociere più vicino,
primo sì per la variante

ANCONA - Doppietta positiva per lo scalo dorico. La commissione Infrastrutture della Camera approva il nuovo strumento urbanistico che accorcia l'iter burocratico per i progetti portuali. Giampieri firma l'intesa per favorire i traffici sulla direttrice Spagna, Italia, Turchia

Il presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centrale, Rodolfo Giampieri

 

di Agnese Carnevali

(foto Giusy Marinelli)

C’è il primo sì concreto per la realizzazione del terminal crociere al molo Clementino. Si avvicina così il progetto che trasformerà Ancona in home port di Msc mentre si fanno più vicini anche i mari Adriatico e Tirreno. Domani (24 novembre) il presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centrale, Rodolfo Giampieri, ed il suo omologo del Tirreno centro settentrionale, Francesco Maria di Majo sigleranno l’accordo di cooperazione per il corridoio Adriatico-Tirreno, una via dei traffici da ovest ad est.

L’area del Molo Clementino, affacciata sul bacino Fincantieri, dove sarà realizzato il terminal crociere

L’appuntamento di domani arriva a due giorni da un altro passo avanti decisivo per lo scalo dorico. Mercoledì 22 novembre la commissione Infrastrutture della Camera ha approvato la variante localizzata, lo strumento urbanistico che consentirà di cambiare la destinazione d’uso del molo Clementino ad Ancona senza dover passare per la modifica del piano regolatore del porto. Un meccanismo che consentirà di accorciare i tempi amministrativi per arrivare rapidamente a rendere operativo il progetto di home port crocieristico, fare di Ancona uno scalo base della compagnia Msc, che potenzialmente può attrarre 300mila turisti all’anno. Traguardo finale fissato nel 2021. Dopo il passaggio alla commissione della Camera serve il sì anche della commissione del Senato, prima di arrivare all’approvazione definitiva della variante, ma la macchina è avviata. Per l’estate si potrebbe chiudere l’iter burocratico per procedere ai progetti di riprofilatura della banchina che dovrà accogliere Msc, consentendo così di superare definitivamente il problema delle dimensioni delle navi da crociera, oggi tamponato con un complesso meccanismo di bitte all’avanguardia, galleggianti e scaloni di imbarco e sbarco realizzati su misura, e complesse manovre di attracco. Ma l’adeguamento della banchina consentirà anche la costruzione di un nuovo e moderno terminal crociere, dotato di servizi, che sostituirà la tensostruttura di Welcome to Ancona alla banchina 14. Una serie di interventi destinati a fare di Ancona home port crocieristico, ovvero hub di partenza delle imbrcazioni che farebbero così in città non solo il pieno di passeggeri, ma anche di beni per la stiva, in particolare nel settore del food. Uno scenario che aprirebbe per Ancona nuove chance turistiche con ricadute economiche importanti. Si parla del raddoppio delle presenze legate alle crociere da 50 a 100 mila turisti ed il raddoppio della media della spesa pro capite effettuata sul territorio, che passerebbe dagli attuali 60 ai 120 euro.

Il bacino Fincantieri e il molo nord, l’area dove sarà realizzato il terminal crociere

Il chairman di Msc, Pierfrancesco Vago poco più di un mese fa, in occasione della visita in città del ministro Delrio, ha ribadito l’interesse della compagnia a sviluppare e cofinanziare il progetto nel capoluogo dorico, al quale ha rinnovato la fiducia, aumentando gli scali di Sinfonia già dal prossimo anno.

IL NUOVO CORRIDOIO OVEST/EST

Percorso parlamentare avviato per l’home port crocieristico, Ancona pensa anche ai traffici commerciali, con la firma dell’accordo di cooperazione fra l’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno centro settentrionale e quella del mare Adriatico centrale. «Un’intesa strategica per unire trasversalmente i due mari» ha affermato il presidente dell’Adsp Giampieri che domani sarà a Civitavecchia per sottoscrivere il documento prima del convegno “The role of Mediterranean ports in the future of European transports corridors” (Il ruolo dei porti del Mediterraneo nel futuro dei Corridoi europei di trasporto) a cui parteciperanno rappresentanti dell’Unione europea, della Croazia, del Governo italiano, della Regione Lazio, Marche, Abruzzo e degli imprenditori. «Alla luce dell’imminente completamento della Quadrilatero, che arricchisce le infrastrutture già presenti nel territorio abruzzese – ha ripreso Giampieri –, questo è un accordo strategico che crea un percorso privilegiato fra Spagna e Croazia, Albania, Grecia e Turchia attraverso i porti di Civitavecchia, Ortona e Ancona. Una proposta di sviluppo che integra sempre di più i nostri territori all’interno delle reti logistiche comunitarie». Una direttrice da rafforzare, partendo già da buone basi, considerando che già il 16% dei tir che si imbarcano ad Ancona provengono dalla penisola iberica.

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