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Crisi post sisma alle spalle:
Frasassi boom di presenze,
ora si punta al riconoscimento UNESCO

BILANCIO - I dati diffusi dal Consorzio che gestisce il sito ipogeo di Genga registrano 200mila presenze, sovvertendo le previsioni negative di un 2017 iniziato con le difficoltà del dopo terremoto. Obiettivo ambizioso per il 2018: l'inserimento del complesso tra i patrimoni dell'umanità

Le grotte di Frasassi

 

 

Grotte di Frasassi fuori dalla crisi post sisma. Dopo un 2017 iniziato in salita a causa delle conseguenze del terremoto, il sito ipogeo di Genga ha chiuso l’anno a quota 200mila presenze, superando le difficoltà post sisma. A fare un bilancio della stagione, il Consorzio Frasassi, che sottolinea come «contrariamente alle fosche previsioni di un inizio dell’anno che ha dovuto purtroppo registrare una drastica riduzione di ingressi alle Grotte proprio in conseguenza degli eventi sismici del 2016, inaspettate e, quindi, ancora più gradite arrivano le buone notizie: con 200mila visitatori, le Grotte, viste le premesse, raggiungono un risultato straordinario». Dopo un crollo del turismo scolastico nei mesi di marzo, aprile e maggio 2017, il sito ha registrato buone performance sul fronte degli ingressi nei mesi estivi, in particolare nel mese di agosto, che ha eguagliato i numeri da record degli anni precedenti (circa 70mila presenze). Bene anche i mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre.

I dati rassicurano e soddisfano il Sindaco di Genga Giuseppe Medardoni e la presidente della Provincia Liana Serrani in qualità di componenti dell’assemblea del Consorzio e il presidente Geniale Mariani con i membri del Consiglio di amministrazione.
«Se il 2017 si chiuderà con un bilancio positivo smentendo ogni diversa previsione è merito delle scelte strategiche del Consiglio di amministrazione del Consorzio e del lavoro portato avanti dai dipendenti e collaboratori con professionalità e dedizione − si legge in una nota del consorzio −. Un’oculata e razionale gestione della spesa con tagli mirati e attività selettive e produttive, nonché la creazione di una rete collaborativa con enti, istituzioni e sodalizi, strutturata e radicata sul territorio, ha fatto il resto».
In particolare nell’anno che si è appena chiuso sono stati portati a termine tre significativi progetti, illustra il Consorzio: Le Grotte 4.0: ovvero la rete di connessione wi-fi gratuita all’interno delle Grotte e sull’intera area turistica, la biglietteria online: dal 2017 è stato formalizzato l’accordo con Ticketone per la vendita dei biglietti online e per la gestione del sistema di emissione dei ticket alla biglietteria e la sicurezza dei percorsi speleo: i due percorsi “avventura” (blu e rosso) sono stati visionati e messi in completa sicurezza dal Collegio regionale delle guide speleo, per far sì che il turista possa sperimentare l’emozione di un percorso affascinante.
E il 2018? Le premesse sembrano quelle per un anno positivo. Ad ottobre si svolgerà a Genga il congresso mondiale di ISCA (International Show Caves Association) che richiamerà centinaia e centinaia di gestori privati e pubblici di complessi ipogei di tutto il mondo con un effetto mediatico di livello internazionale. Il turismo scolastico, con le numerose prenotazioni già pervenute, è in pieno rilancio grazie anche alle attività di promozione e fidelizzazione avviate con l’apertura di uno specifico sportello attivo tutti i giorni presso gli uffici del Consorzio. E ancora: l’attenzione al web con una più attiva e incisiva presenza sui social e nella gestione del sito e la riproposizione del fermo biologico nel mese di gennaio: un concreto esempio di sensibilità verso le irrinunciabili esigenze di salvaguardia ambientale e naturale di uno dei più maestosi complessi ipogei del mondo sul quale anche l’UNESCO, per iniziativa della Regione Marche in collaborazione con il Consorzio, sarà presto chiamato ad esprimersi, per il suo inserimento nell’ambito dei siti riconosciuti patrimonio dell’umanità.

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