Dopo essere state arrestate durante un blitz anti sciacallaggio nelle aree del sisma, sono finite in manette sabato sera per aver tentato un furto in un appartamento di corso Amendola. Questa mattina, le due ladre croate, entrambe in dolce attesa, sono tornate libere. A decretarlo è stato il giudice che ha convalidato l’arresto operato dai carabinieri del Norm per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, porto di oggetti atti ad offendere e tentato furto aggravato. In udienza, le due – di 19 e 36 anni – hanno chiesto scusa per il gesto compiuto, affermando di voler ripagare i danni arrecati alla porta del proprietario di casa, un anconetano di 58 anni. L’uomo, sentendo dei rumori provenire dall’esterno, si era chiuso dentro, allertando i carabinieri che nel giro di pochi istanti erano piombati in corso Amendola. Le ladruncole erano state bloccate mentre cercavano di fuggire dal condominio preso di mira. La più grande delle due è in attesa del nono figlio e ha già collezionato 46 denunce per furto da cui sono derivati altrettanti procedimenti penali, non arrivati ancora tutti a conclusione. Quelli terminati con una condanna, non sono ancora passati in giudicato. Oltre alla convalida dell’arresto, il giudice ha disposto la misura cautelare del divieto di permanenza nella provincia di Ancona. Il processo per loro inizierà il 22 febbraio.
Tentano un furto in appartamento: prese due ladre Raid anche nelle zone terremotate
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