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Tecnowind, la rabbia dei lavoratori
irrompe a Palazzo del Podestà (Video)

FABRIANO - Dopo il fallimento dichiarato ieri, si apriranno ora tutte le procedure per ricostruire lo stato passivo che il curatore fallimentare presenterà al giudice. La prima udienza, fanno sapere i sindacati, è fissata per l'8 maggio 2018. Per i lavoratori si prospettano licenziamenti con la Naspi per 24 mesi o mobilità

 

 

di Sara Bonfili

Incontro tra i sindacati e gli operai della Tecnowind stamani a Palazzo del Podestà, in un clima arroventato dalla rabbia. Il sindaco Gabriele Santarelli seduto al tavolo con rappresentati delle tre maggiori sigle sindacali, della Cgil, dell’ufficio per le vertenze. In sala l’assessore comunale al lavoro Barbara Pagnoncelli, e alcuni rappresentanti politici come Francesco Ducoli del Pd. Ma la platea è costituita per la gran parte dagli operai, alcuni dei quali dichiarano di aver saputo la notizia del fallimento prima dalla stampa che dai sindacati: «Voi ci avete messo in questa condizione, voi ce ne toglierete», è la protesta di un operaio dal fondo della sala. La replica del rappresentante territoriale della Fiom-Cgil Pierpaolo Pullini: «La magistratura è un organo indipendente, non è sotto il nostro controllo. C’è una persona che da maggio segue l’azienda, ed è il commissario. Noi diamo la notizia nel momento in cui è ufficiale. Se qualcuno l’ha vista sul sito del tribunale prima di noi, può accadere». Massimo Bellucci della Fim-Cisl: «Fino a ieri abbiamo tenuto comunicazioni con la Regione, e non sapevamo niente neanche noi. Sul foglio del Tribunale Fallimentare c’è scritto come data il 19 febbraio. Non è stato concesso neanche l’esercizio provvisorio. Oggi pomeriggio parleremo con il curatore». L’incontro con il curatore infatti, precederà una nuova assemblea dei lavoratori. La prima udienza, riporta Bellucci è «prevista per l’8 maggio e per le vertenze tutte le domande devono essere consegnate 30 giorni prima, via pec, quindi affrettiamoci perché abbiamo i tempi stretti». Pratiche che serviranno al curatore per ricostruire lo stato passivo che il Giudice dovrà accettare o meno. E’ il rappresentante dell’ufficio vertenze a ricostruire tutti i passaggi, delicati, complicati, e diversi per ogni situazione, per recuperare le somme non ancora versate dall’azienda. Ad esempio le ultime tre mensilità «con il massimale della cassa integrazione» (febbraio, gennaio e dicembre 2017), il tfr, «che l’Inps riconoscerà per intero anche quando comprensivo della previdenza complementare». Ma le eccezioni sono tante, e ogni lavoratore dovrà farsi seguire al meglio, semplicemente per avere quanto gli spetta di diritto. L’intervento del sindaco Gabriele Santarelli ha infine sottolineato la funzione di garante dell’amministrazione in tutti i tavoli, esimendosi dal fare promesse politiche e rimandando tutto all’incontro con il curatore.

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