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Non solo Festival estivo,
Ancona Jazz presenta
la nuova stagione

MUSICA - Mentre prosegue la rassegna Calici di Note, via agli appuntamenti primaverili con quattro concerti nella nuova location del CineMuse. Quattro tributi a figure di spicco del panorama jazzistico: Lars Gullin, Jakie McLean, Burt Bacharach e J. J. Johnson e Kai Winding. Ancora: l'edizione 2018 del progetto in collaborazione con la FORM, con la special guest star Rosanna Casale, L'international Jazz Day e poi l'Ancona Jazz Summer

La presentazione della stagione 2018 di Ancona Jazz

 

Burt Bacharach

 

Festival estivo, ma anche concerti nei teatri, approfondimenti, musica nelle piazze e proiezioni. Ancona Jazz, che oggi ha presentato la nuova stagione al Ridotto del Teatro delle Muse, ripropone la fortunata formula dello scorso anno, facendo del jazz uno dei lei motiv del territorio. Al lancio degli appuntamenti di primavera Giancarlo Di Napoli e Massimo Tarabelli dell’associazione Spaziomusica – che ieri ha festeggiato i 44 anni di attività – Velia Papa, direttrice di Marche Teatro, Carlo Pesaresi e Fabio Tiberi, rispettivamente presidente e direttore artistico della Form-Orchestra Filarmonica Marchigiana, Massimo Morganti, direttore dalla Colours Jazz Orchestra e l’artista Rossana Casale. Non c’era l’assessore alla cultura Paolo Marasca che ha però mandato il suo saluto. «Il jazz è nel dna di Ancona, che nel corso dei decenni si è distinta per competenza e capacità di programmazione, ma anche di produzione − ha scritto l’assessore −. Nel corso di questa amministrazione, abbiamo cercato di intercettare questo mood del territorio e di dare la possibilità al jazz di essere uno degli animatori dell’intero anno solare, quindi il festival estivo, sì, ma anche i concerti nei teatri, gli approfondimenti, la musica nelle piazze, le proiezioni. Mettiamo a disposizione i luoghi di Ancona, la nostra macchina organizzativa sempre più oliata e il nostro sostegno affinché Ancona sia sempre più piena di buona musica». La direttrice di Marche Teatro, Velia Papa, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra Ancona Jazz e Marche Teatro per i 4 appuntamenti nel nuovo spazio di CineMuse. Il presidente della Form Carlo Pesaresi ha spiegato come continua in maniera fortunata, negli anni, il rapporto di proficua collaborazione tra due realtà di prestigio come la Form e Ancona Jazz. Si è detta emozionata «di ricevere una chiamata da Ancona Jazz» l’artista Rossana Casale «felice di tornare ad Ancona con questo progetto, è una città alla quale sono molto legata e dove sono gli affetti».
Entrando nel dettaglio dei prossimi appuntamenti: sono 4 gli appuntamenti di Ancona Jazz al CineMuse al Ridotto del Teatro delle Muse, in collaborazione con Marche Teatro, serate durante le quali la musica jazz si fonde con il cinema in performance dedicate a grandi figure del jazz, solisti e arrangiatori in primo piano.

Lars Gullin

Primo appuntamento lunedì 12 marzo con il Rossano Emili & Paolo Birro Duo “Tributo a Lars Gullin-il più grande baritonista d’Europa”. Si comincia con una figura poco ricordata oggi, ma che rappresentò per il jazz europeo una delle poche stelle paragonabili ai grandi americani: Lars Gullin (Svezia, 1928 – 1976), protagonista di una carriera folgorante e dominante durante gli anni ’50, che lo videro primeggiare in numerosi dischi e altrettante formazioni, accanto ai migliori del vecchio continente e a molti illustri d’oltreoceano. Tutti erano attratti dal suo fraseggio morbido, che rimandava a Mulligan e alle atmosfere cool del nonetto di Miles Davis, ma con una spiccata personalità nei soli, di immediata riconoscibilità e profondo lirismo, mai del tutto avulso dal proprio retroterra culturale. Non è stato immune all’influenza di Gullin neanche Rossano Emili, considerato tra i massimi esponenti del sax baritono in Italia e con una vasta esperienza anche in importanti orchestre sinfoniche, in virtù di una solida preparazione accademica (è docente di sassofono al conservatorio di Bari). Ad Ancona ha già suonato nella Colours Jazz Orchestra diretta da Bob Brookmeyer, e lo scorso anno nel sestetto che accompagnò Jack Walrath in un omaggio a Charles Mingus. Questa volta Emili opta per la formula del duo, vicino ad un eccellente pianista quale Paolo Birro, a suo completo agio in piccole situazioni. In apertura serata ci sarà la proiezione di alcuni video clip su Lars Gullin: Milestones (1962); Stella By Starlight (1962); All The Things You Are (1959, Chet Baker Sextet); Sinfonia n.1 di Nils Lindberg (1963; prova d’orchestra). La formazione: Rossano Emili, sax baritono, Paolo Birro, pianoforte (inizio ore 21, posto unico € 12,00; ridotto giovani fino a 26 anni, possessori Marche Teatro Card, soci Fai, soci MJN 2018 € 10,00; studenti universitari max 40 posti € 5,00).

Jackie McLean

Secondo appuntamento lunedì 26 marzo con il Simone La Maida Quartet “Tributo a Jackie McLean”. Jackie McLean (1931-2006) è stato uno dei più importanti altosassofonisti post Charlie Parker, padrone di un’ampia discografia che ha rimandato, fin dalle prime esperienze, l’immagine di un musicista integerrimo e non semplice imitatore, ma capace di creare un ponte tra passato e futuro, esprimendo un presente fatto di profonde aperture ritmiche e armoniche, viatico per quel free jazz che nei primi anni ’60 indicò una strada nuova per la musica afroamericana. McLean esplorava soprattutto le note alte dello strumento, a cui infondeva una sonorità tagliente e metallica e un tono leggermente calante. Assoluto padrone del blues, vibrante interprete nelle ballate, egli può vantare capolavori assoluti soprattutto per la Blue Note, dischi che qualsiasi appassionato ha in discoteca. Non era certo facile trovare un musicista in grado di rendergli il giusto omaggio, ma dopo anni di ascolto nella Colours Jazz Orchestra, Simone La Maida ha tutte le carte in regola per affrontare un’impresa del genere. La Maida conosce molto bene la storia del jazz, è capace di suonare in modo “straight” ma nello stesso tempo ama liberarsi in voli solistici più audaci, il tutto sempre con feeling e intelligenza. Al suo fianco una sezione ritmica coesa e brillante, in grado di procurare qualche brivido anche ai più smaliziati ascoltatori. In apertura serata proiezione di video clip su Jackie McLean: Solar (Ancona, Sperimentale 1987); Blues Inn (M.te Fuji Jazz Festival 1988); Cool Struttin (M.te Fuji Jazz Festival 1986); Little Melonae (Ancona, Sperimentale, 1987). La formazione: Simone La Maida, sax alto Angelo Trabucco, pianoforte, Gabriele Pesaresi, contrabbasso, Roberto Desiderio, batteria (inizio ore 21, posto unico € 12,00; ridotto giovani fino a 26 anni, possessori Marche Teatro Card, soci Fai, soci MJN 2018 € 10,00; studenti universitari max 40 posti € 5,00).

Terzo appuntamento lunedì 16 aprile con la Serata Burt Bacharach. Alle 18.30 ci sarà la proiezione del film Ciao Pussycat (1965) di Clive Donner con Peter O’Toole, Peter Sellers, Romy Schneider, Woody Allen; colonna sonora di Burt Bacharach. Alle 21.30 seguirà il concerto di Laura Avanzolini Septet in “Sings Bacharach”. A maggio il maestro Burt Bacharach compirà 90 anni (è nato 12 maggio 1928). Pianista, cantante, ma soprattutto compositore, Bacharach è figura fondamentale nel campo della musica pop di alta qualità. Le sue canzoni, in coppia con il paroliere Hal David, hanno segnato gli anni ’60 come poche altre (pensiamo a Antonio Carlos Jobim, la coppia Lennon & McCartney, Henry Mancini, Stephen Sondheim) e sono state interpretate dai maggiori cantanti della scena, fino a oggi. Dionne Warwick (la principale musa ispiratrice), Tom Jones, Manfred Mann, Isaac Hayes, Dusty Springfield, Aretha Franklin, Stevie Wonder, ma anche jazzisti di grande importanza quali Stan Getz, McCoy Tyner, Cal Tjader, Wes Montgomery, Diana Krall e tanti altri si sono cimentati con i suoi pezzi, stupendi dal punto di vista melodico, e allo stesso tempo basati su progressioni armoniche ideali per l’improvvisazione. Bacharach ha anche composto la musica per film famosi come il primo “Casino Royal”, contenente la celeberrima “The Look of Love”, “What’s New Pussycat?”, “Butch Cassidy”, “Arturo”. Laura Avanzolini è stata la vincitrice del concorso “Lady Day”, organizzato nel novembre 2015 da Ancona Jazz in collaborazione con Marche Music College. Dotata di grande temperamento e profonda conoscenza dei repertori, Avanzolini propone una rilettura contemporanea di alcuni splendidi brani firmati dalla coppia Burt Bacharach e Hal David negli anni ‘60, facendone risaltare le sfumature più jazzistiche, con la complicità degli arrangiamenti di Michele Francesconi e di un gruppo di musicisti di notevole spessore ed esperienza. La formazione: Laura Avanzolini, voce; Giacomo Uncini, tromba; Paolo Del Papa, trombone; Antonangelo Giudice, sax tenore, clarinetto; Walter Pignotti, chitarra; Tiziano Negrello, contrabbasso; Michele Sperandio, batteria (ingresso libero; per il concerto posto unico € 12,00; ridotto giovani fino a 26 anni, possessori Marche Teatro Card, soci Fai, soci MJN 2018 € 10,00; studenti universitari max 40 posti € 5,00).

JJJohnson-KayWinding

Quarto e ultimo appuntamento lunedì 23 aprile con il Massimo Morganti e Roberto Rossi Quintet “Omaggio a J.J.Johnson & Kai Winding”. J.J.Johnson sta al trombone come Charlie Parker sta al sax alto: questo, in estrema sintesi, è stato il retaggio strumentale che J.J. ha lasciato per tutti i trombonisti dagli anni ’50 in avanti. Un fuoriclasse assoluto, insomma, la cui intonazione, precisione ritmica e rotondità straordinaria del suono si sono imposte come uniche. Anche, e soprattutto, il fraseggio si è subito rivelato innovativo, con l’abolizione dei glissando a favore di uno staccato che ha veramente esaltato lo strumento. Dall’alto di un’attività copiosa, divisa fra dischi, concerti, composizione (è suo uno standard jazzistico famoso, la ballad “Lament”), J.J. trovò soprattutto in un secondo trombonista, il danese naturalizzato americano Kai Winding, il partner ideale per combinazioni sonore di raro fascino. Pure Kai Winding proveniva dal bebop, e il quintetto con J.J. dominò la scena degli anni ’50-‘60, grazie a un jazz swingante, seducente e sempre di estrema freschezza. Il loro disco The Great Kai and Jay del 1960 aprì addirittura il fondamentale catalogo dell’etichetta Impulse. Conoscendo bene Massimo Morganti, questa era un’occasione da non perdere. Coadiuvato da un altro eccellente trombonista come Roberto Rossi, che trae il suo stile da quel mondo specifico, nonché da una superiore sezione ritmica, elastica, puntuale e creativa come deve essere, il quintetto saprà offrire momenti di grande jazz senza tempo, di inattaccabile bellezza e godibilità. Proiezioni di J.J.Johnson & Kai Winding: Its Allright With Me (TV Giappone 1982); Blue Bossa (Umbria Jazz 1993); Lover Man (Tivoli, 1971); Duo Bones (TV RAI, 1978). La formazione: Massimo Morganti, trombone; Roberto Rossi, trombone; Nico Menci, pianoforte; Paolo Ghetti, contrabbasso; Roberto Paglieri, batteria (ore 21, posto unico € 12,00; ridotto giovani fino a 26 anni, possessori Marche Teatro Card, socia Fai, soci MJN 2018 € 10,00; studenti universitari max 40 posti, € 5,00).

In attesa degli appuntamenti per la stagione primaverile, è già cominciata la rassegna Calici di Note 2018 1stsession in collaborazione con all’agriturismo Aion di Moroder, concerti-aperitivo all’insegna della buona musica e dei piaceri della tavola.
Prossimo appuntamento domenica 18 marzo con il Camille Thurman Quartet.

In partenza anche la nuova edizione per il progetto condiviso tra Ancona Jazz e la FORM, collaborazione cominciata nel 2008 per una serie di concerti aventi come protagonista il quintetto di Paolo Fresu. Prosegue quest’anno con un progetto che vedrà per la prima volta in assoluto insieme sullo stesso palco la Colours Jazz Orchestra e l’Orchestra Filarmonica delle Marche in Musicauna. Vale a dire le due più importanti realtà regionali nel campo del jazz e della musica classica. La musica spesso si divide in generi, stili, tendenze solo per motivi di praticità critica e commerciale. In realtà la musica è una, come diceva sempre il grande Duke Ellington, e come recita il titolo di questa insolita, quanto preziosa, riunione. Una cinquantina di musicisti e professori d’orchestra sul palco e un programma trasversale di grande interesse e fascino, capace di concentrare un paio di secoli di storia della musica in un unico set nobilitato, per l’occasione, dalla presenza di un’ospite speciale come Rossana Casale. Cantante di raffinato talento ed eleganza, Casale da tempo ha varcato il confine che la separava dal jazz, grazie a una sensibilità che l’ha vista interpretare i classici con un lirismo e un approccio del tutto personali. Affronterà temi originali e qualche standard del Great American Songbook, estratti dall’ultima fatica discografica di Massimo Morganti, il bellissimo Arrangiamenti, non dimenticando inoltre la migliore canzone italiana, con un emozionante omaggio a Luigi Tenco. La direzione e gli arrangiamenti saranno del Maestro Massimo Morganti. Una serata per chi ama la musica senza pregiudizi o barriere, insomma per chi crede che sia una soltanto. I concerti saranno tutti alle ore 21: sabato 7 aprile al Teatro Gentile di Fabriano e martedì 10 aprile all’Aula Magna d’Ateneo di Ancona. Posto unico euro 15, ridotto euro 12: in vendita presso il botteghino del Teatro Gentile 0732 36444 e attraverso il circuito AMAT per la data di Fabriano, mentre saranno in vendita presso la Casa Musicale Bucchi in corso Stamira e online sul sito www.bookingshow.com per la data di Ancona. In programma anche una data al Teatro Pergolesi di Jesi il 9 aprile e al Teatro Lauro Rossi di Macerata l’11 aprile.

Infine, il 30 aprile ogni anno si celebra in tutto il mondo l’International Jazz Day e Ancona Jazz ha previsto un concerto con un importante gruppo italo-americano New Motion 4et composto da Francesco Geminiani al sax, tenore Luca Mannutza al piano, Lorenzo Conte al contrabbasso, Anthony Pinciotti alla batteria. Il quartetto terrà anche un incontro/workshop con gli allievi di un istituto superiore anconetano.

Tutti questi appuntamenti primaverili accompagneranno gli appassionati di jazz sino alla quindicesima edizione dell’Ancona Jazz Summer Festival che si terrà dal 4 al 20 luglio 2018 in diversi spazi della città e che vedrà come sempre la Mole Vanvitelliana come palco principale. Anche per il festival è rinnovata la collaborazione con l’agriturismo Aion di Moroder per i concerti all’ora di cena. Molti i nomi in programma, tra questi tornerà Rossana Casale in un tributo a Duke Ellington con il Coro Polifonico di Tolentino e un ensemble di nove elementi. La serata conclusiva, il 20 luglio alla corte della Mole Vanvitelliana, sarà affidata al consueto appuntamento con la Colours Jazz Orchestra che questa volta ospiterà il prestigioso gruppo dei Yellow Jackets. Tornerà anche la serata dedicata al jazz polacco e ci saranno diversi omaggi a grandi figure storiche del jazz in progetti unici per l’Italia, ma anche musicisti per la prima volta nel nostro paese, oltre a una serata dedicata al blues e una mostra di importante grafico dal titolo Jazz for Cats Only negli spazi della Mole Vanvitelliana.

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