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Altra Idea di Città lancia la sua sfida
Francesco Rubini: «Noi diversi dall’austerity Mancinelli»

ANCONA - La lista civica ha presentato la sua squadra, il programma e il candidato sindaco sotto le finestre dell'ex Istituto musicale Pergolesi, definito «simbolo della cattiva amministrazione targata Mancinelli, che non ha governato la città, ma l'ha gestita come se fosse a capo di un Cda con il solo obiettivo del pareggio di bilancio"

La squadra di Altra idea di città, da sinistra Valerio Cuccaroni, Luciano Mariani, Katya Mastantuono, Loredana Galano, Francesco Rubini, Loretta Boni, Riccardo Picciafuoco

 

Il candidato sindaco di Altra idea di città, Francesco Rubini

 

Conferenza stampa en plein air per il candidato sindaco della lista civica Altra idea di città Ancona, Francesco Rubini, di fronte alla Fontana del Calamo, ai piedi del luogo «simbolo della cattiva amministrazione targata Mancinelli, che non ha governato la città, ma l’ha gestita come se fosse a capo di un cda di un’azienda di provincia, con il solo obiettivo del pareggio di bilancio», inizia Rubini. Anconetano, 27 anni, consigliere comunale uscente per Sel-Abc e avvocato praticante, è lui il portabandiera della squadra di Altra Idea di Città, la nuova lista civica che si affaccia alle prossime elezioni. Il luogo simbolo scelto per il debutto è il numero 1 di via Zappata, sede dell’istituto musicale pareggiato Pergolesi, chiuso nel 2015, dopo che Comune e Provincia, hanno interrotto il finanziamento alla scuola di musica. «Un’eccellenza musicale − prosegue Rubini − chiusa senza motivazione, fatta propria da altre realtà locali e che ha costretto centinaia di ragazzi a formarsi altrove. Ma altri sono i luoghi che questa amministrazione, in maniera colpevole e miope ha chiuso, pensiamo ad esempio alla stazione marittima. L’ultimo treno, che non creava traffico, inquinamento, malattie, è stato fatto passare nel 2015 e da quel giorno la stazione marittima marcisce. Ma l’elenco del patrimonio pubblico in abbandono o messo in vendita ai privati è lungo, dal caso degli ex Mutilatini al vecchio faro o il pericolo della costruzione di un hotel al Parco del Cardeto. Queste sono le politiche sbagliate che vogliamo ribaltare − afferma Rubini − riportando al centro del dibattito le persone ed i beni comuni che in questi cinque anni sono stati derubricati. Altra idea di città vuole governare la città e non fare ordinaria amministrazione, qual è chiudere le buche o liberare le strade dalla neve, il minimo indispensabile per una città per dirsi civile».

Riccardo Picciafuoco

IL PROGRAMMA. Ambiente, mobilità sostenibile, con l’idea di limitare l’accesso delle auto private al centro ed aumentare le zone a traffico limitato, riapertura della stazione marittima, cultura partecipata con «la riabilitazione della consulta delle associazioni culturali e della consulta dei giovani, praticamente abolite da questa amministrazione, per far spazio a scelte imposte dall’alto da un assessore o un’equipe di esperti», sottolinea da Valerio Cuccaroni. E ancora: l’utilizzo sociale dei contenitori vuoti, riqualificazione delle periferie e delle frazioni, i punti salienti del programma presentato da Altra idea di città. Bocciato anche il progetto del Lungomare nord. «Un progetto da 12 milioni che non servirà a nessuno − sostiene Riccardo Picciafuoco − mentre abbiamo oltre un milione di turisti che ogni anno passano per la città e che facciamo caricare sui pullman per portarli altrove. E poi l’ambiente: Ancona è una delle città più inquinate d’Italia, ma abbiamo l’unica centralina di rilevazione delle polveri sottili alla Cittadella, certo non uno dei luoghi più trafficati di Ancona. Conoscenza, informazione, trasparenza verso i cittadini, questo è anche quello che vogliamo fare nei confronti degli anconetani». Una squadra che si presenta come possibile amministrazione “disobbediente” verso le politiche di rigore e del pareggio di bilancio, come fa presente Loretta Boni: «Politiche che hanno solo aumentato le disuguaglianze e la povertà in città, con privatizzazioni, blocco delle assunzioni, appalti al massimo ribasso, quartieri abbandonati. Dobbiamo disallinearci rispetto alle regole del pareggio di bilancio, in osservanza del nostro dettato costituzionale». E con un attenzione particolare al welfare «che deve tornare ad essere pubblico» ed al lavoro «dove c’è troppa precarizzazione, anche di coloro che lavorano nel sociale», le parole di Loredana Galano.

Loredana Galano

 

L’APPELLO AGLI ALTRI MOVIMENTI CIVICI. Un programma «aperto ai contributi dei cittadini − riprende Rubini −, per questo continueremo gli incontri pubblici per confrontarci con le persone» e aperto anche alle forze politiche «che non si riconoscono nel centrodestra né nel centrosinistra. Un appello alle liste civiche per dire che è possibile sedersi attorno ad un tavolo e costruire una grande coalizione civica». Panorama delle civiche che vede Ancona 60100 di Tombolini ormai in dirittura d’arrivo per l’accordo con il centrodestra (anche se la Lega pare frenare) e Voi con Noi e A20, che finora non hanno dichiarato se il loro progetto correrà alle elezioni. «Altra idea di città è l’unica scelta chiara e limpida − aggiunge ancora Rubini −. Non abbiamo fatto accordi nelle segrete stanze, il nostro è stato un percorso democratico, di un movimento civico popolare che si è autodeterminato. Segniamo la differenza rispetto agli altri schieramenti, rispetto ad un centro destra alla ricerca di un candidato a progetto, al caos del Movimento 5 Stelle che non si è mai veramente radicato in questa città e ad un Pd che non ha di meglio che gli slogan su asfalti e manutenzioni per cercare consensi». Salvo colpi di scena, si prepara dunque una corsa a quattro: Daniela Diomedi per il M5S, Valeria Mancinelli per il centrosinistra, Stefano Tombolini per le civiche con il sostegno del centrodestra e Francesco Rubini per Altra Idea di Città.

Altra Idea di Città sceglie il suo candidato sindaco: è Francesco Rubini

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