Fuga da Fabriano,
meno quattrocento residenti
nell’ultimo anno

DEMOGRAFIA - Il dato del primo giorno del 2018 segnala 30.809 residenti. Riccardi (Cna): «Servono interventi volti a rilanciare il tessuto produttivo e riqualificare il centro storico e la periferia di Fabriano»
Il centro di Fabriano innevato

Il centro di Fabriano innevato

 

Sono 30.809 i residenti a Fabriano, al 1 gennaio 2018: per la precisione 14.741 maschi e 16.068 femmine. I dati sono confrontabili con quelli del 1 dell’anno 2017, quando i residenti erano 31.212 in totale, suddivisi in 14.913 uomini e donne 16.299. I residenti in città sono quindi calati, secondo i dati forniti dall’Ufficio Anagrafe del Comune di Fabriano. Precisamente sono 403 persone in meno, interpretabili in vario modo, ma sicuramente una buona percentuale di ex fabrianesi se n’è andata in cerca di lavoro altrove. Mille e cinquecento persone in meno dal 2015, molte hanno lasciato la città della carta: i residenti erano oltre 31mila e duecento nel 2015. Trend in netto calo in seguito alla crisi, che non è certo solo dell’ultimo anno, ma che nell’ultimo anno ha visto aumentare le proprie proporzioni, con licenziamenti, vertenze, ristrettezze lavorative in aziende un tempo soldide come le Cartiere Miliani-Fedrigoni e un fallimento “esemplare”, quello dell’azienda produttrice di cappe e piani cottura Tecnowind.  La crisi che ha colpito il territorio negli ultimi anni ha costretto molte imprese a chiudere i battenti e altre a ridurre la forza lavoro e questo ha avuto ripercussioni negative  sul numero della popolazione residente, secondo la Cna di Fabriano. “Servono politiche volte a sostenere le imprese – spiega Andrea Riccardi segretario della Cna Fabriano areaa vasta – ma anche interventi legati alla riqualificazione del centro e delle periferie”. “In mattinata – continua Riccardi della Cna – ho preso contatti con il sindaco Gabriele Santarelli per organizzare un incontro urgente, in mododa mettere sul tavolo idee e proposte per aiutare chi fa impresa e incentivare i giovani a investiresul territorio e ridurre la burocrazia”.

(S.B.)

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