«Condivisa, partecipata e sicura»
Tombolini lancia la sua Ancona
Presentati alleati e idee

ANCONA – Svelati primi punti del programma e schierati tutti i sostenitori del candidato sindaco della lista civica 60100: ci sono anche gli ex Idv di David Favia. Stefano Tombolini: “E' necessaria una spallata enorme per cambiare Ancona e la daremo con tutti quelli che ci stanno”

Da sinistra, Tullio Patassini, Paolo Arrigoni, Stefano Tombolini, Daniele Berardinelli, Carlo Ciccioli e Francesco Acquaroli

 

Stefano Tombolini svela i primi punti del suo programma elettorale, affiancato dai suoi nuovi sostenitori. Incassato l’appoggio del centrodestra, con il candidato sindaco delle civiche si schierano anche gli ex Idv di David Favia. Alla presentazione della coalizione non mancano l’ex deputato con gli ex assessori Paolo Eusebi e Roberto Signorini, il commercialista Gianni Ciotti, l’ex vicesindaco Sandro Simonetti, tutti rimasti fuori dal giro della politica anconetana con la caduta del sindaco Gramillano. Ribadito il sostegno del centrodestra: con Tombolini ci sono il senatore Paolo Arrigoni e il deputato Tullio Patassini per la Lega, il deputato Francesco Acquaroli e Carlo Ciccoli per Fratelli d’Italia, il capogruppo comunale uscente di Forza Italia Daniele Berardinelli e per l’Udc Sergio Capitoli. Ecco lo schema dunque: Lega, Fdi, Fi, Udc insieme con le civiche 60100 e Servire Ancona per portare alla vittoria Stefano Tombolini. Il candidato da battere è il sindaco uscente del centrosinistra, Valeria Mancinelli, e con lei quello che civici e centrodestra definiscono un sistema di potere cittadino quasi trentennale. “E’ necessaria una spallata enorme per cambiare Ancona e la daremo con tutti quelli che ci stanno” spiega Tombolini. “Secondo Mancinelli, Ancona è ripartita. Per noi è ripartita tra spicchi e gruppi di potere. Noi vogliamo cambiare modello di governo, costruire qualcosa di nuovo, valorizzare il passato. Non siamo quelli che si oppongono, ma quelli che progettano” continua Tombolini, ripetendo le parole chiave della sua visione di città: condivisa, partecipata, sicura.

David Favia e Paolo Eusebi alla presentazione del candidato sindaco

Partecipata, come l’idea di indire referendum di quartiere, senza quorum, prima di prendere le scelte che impattano di più sulla vita dei rioni. L’esempio lo fornisce la battaglia di Collemarino contro l’antenna Wind. Ancora: tre milioni di euro dal bilancio comunale per inserire in lavori socialmente utili 200 ragazzi tra 18 e 30 anni. Bonus famiglia di mille euro per i genitori a basso reddito da impiegare nelle spese necessarie alla crescita dei figli. Una piazza D’Armi completamente da rivoluzionare, con un project financing che la renda un polo di attrezzature sportive al posto del mercato e ancora: la copertura di via XXIX Settembre, che può diventare il lungo porto della movida con locali e parcheggi. Sono solo alcune delle idee anticipate da Tombolini, che anticipa un programma elettorale in 44 punti, con cui rispondere ai progetti della giunta Mancinelli. “Le grandi opere predicate come il lungomare nord non risolvono i problemi strutturali della città, noi in questa campagna elettorale diremo quali sono i temi e i modelli per il rilancio della città che è ferma da anni, anzi si sta consumando” commenta Tombolini. Poi l’inciso sulla formazione della giunta, che sarà concordata con gli alleati di centrodestra. “Non voglio yes men – risponde Tombolini -, desidero persone competenti ma con sensibilità politica che vivano la città. Voglio condivisione anche nel governo cittadino. Altrimenti torniamo alla giunta Mancinelli, dove il sindaco comanda e si esegue. Sono sicuro che i colleghi dei partiti sapranno esprimere le presone giuste e vedremo, alcune personalità sono già state individuate”.

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