Il design al centro e la mostra per i 100 anni di Achille Castiglioni, anteprima del Salone di Milano, per inaugurare Spazio presente, la nuova ala del Museo della Città di via Buoncompagno. Taglio del nastro venerdì prossimo, 13 aprile, alle 18, il taglio del nastro dell’inedito allestimento, proposto alla gestione dei Musei Civici dalla Zanotta, che vede una prestigiosa collezione di alcuni dei più importanti oggetti di design creati da Achille Castiglioni, il più grande designer del Novecento italiano, nel centesimo dalla sua nascita. A tenere a battesimo la mostra e la nuova apertura museale la figlia dell’artista. Con questo evento, condiviso con città come New York e Tokyo, il Museo della Città coglie così l’occasione di occuparsi di un tema sempre più all’ordine del giorno, quello del design come elemento che giova alla qualità della vita di una intera città. La sarà visitabile fino al 22 aprile.
Lanciata l’anteprima, con la mostra dedicata a Castiglioni, saranno poi i cittadini a definire e a produrre il materiale che farà parte dell’esposizione permanete di Spazio Presente. Nei mesi estivi si susseguiranno, dunque, nei nuovi spazi espositivi – circa 400 metri quadrati, più la terrazza – una serie di laboratori con la cittadinanza per raccogliere materiale storico del Novecento ed anche materiale contemporaneo. L’inaugurazione del nuovo allestimento, nell’autunno di quest’anno, e coinciderà con l’apertura dello spazio studio, collegato alla Biblioteca e che utilizzerà anche la terrazza sovrastante nella bella stagione.
Uno spazio, dunque, quello della nuova ala del Museo, da costruire in maniera condivisa e partecipata, ed in continuo divenire. Uno staff di persone, composto da giovani studenti di architettura e allestitori, professionisti museali impegnati già presso i nostri Musei Civici, esperti delle dinamiche di partecipazione e dipartimenti tecnologici dell’università, si occuperà di raccogliere e costruire i contenuti dell’allestimento del Museo attraverso l’incontro con i cittadini che vorranno partecipare, mettendo a disposizione le loro storie. Una lavoro che verrà condotto nei prossimi cinque mesi, attraverso laboratori ed incontri dedicati a diversi ambiti (il mare, i cantieri, il sisma, gli eventi bellici, per citarne alcuni), che permetteranno di raccogliere storie attraverso video, registrazioni, semplici racconti poi rielaborati in fase di allestimento. Questo percorso avrà il duplice effetto di far vivere, letteralmente, l’allestimento, e di spingere i cittadini a popolare il loro nuovo spazio. La raccolta del materiale e gli incontri partiranno alla fine di aprile e si concluderanno alla fine di settembre per il Novecento. L’allestimento che ne nascerà sarà poi arricchito da interventi dedicati al contemporaneo, e basati su ulteriore materiale raccolto fino a marzo 2019.
IL CARTELLONE DELLE INIZIATIVE TEMPORANEE. Dopo la mostra di Castiglioni ed in attesa dell’allestimento definitivo, all’interno del Museo della Città si svolgeranno diverse iniziative temporanee. Dal 31 maggio al 10 giugno Ancona Archeologica: “un viaggio nella memoria dell’Ancona presente, a partire dalle vestigia archeologiche che si trovano proprio sotto il Museo della Città”. Dal 15 giugno al 20 luglio L’Ancona di Cate Ra: “una mostra dei disegni di Caterina Murri dedicati ad Ancona. La mostra ospiterà una serie di incontri su alcuni luoghi simbolici della città di Ancona, in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche”. Il 2 luglio sarà la volta di CityScape, i progetti degli studenti di architettura per la città. Dal 27 luglio al 9 settembre andrà in scena Ancona e il Mare: “Mostra ed attività dedicate al rapporto tra la città e il mare, nelle sue diverse sfaccettature”. Chiuderà il ciclo di eventi È successo un Sessantotto dal 14 al 21 settembre: “Cos’è accaduto ad Ancona negli anni Sessanta? Una collezione di storie e di reperti che ruotano attorno a una famosa rivista studentesca cittadina”.
I LAVORI DI AMPLIAMENTO. L’ampliamento, che vedrà la luce a partire da venerdì, è stato curato dell’architetto del Comune Patrizia M. Piattelletti, è di 400 metri quadrati – si è sviluppato in un’aerea resa libera da demolizioni belliche, compresa tra via Buocompagno ed il retro dell’edificio sul lato sud di piazza del Papa. Va ad affiancarsi alla parte già utilizzata – funzionante dal 2001 – stata ricavata da un insieme di locali eterogenei (ex Ospedale di Canterbury ed ex pescheria), localizzati tra piazza del Papa e via Pescheria. Il circuito è di 600 metri quadrati.
Lo spazio interno all’aula contiene tutti i ruderi ed i resti della antica edificazione venuti alla luce con lo scavo. Il prospetto, su via Boncompagno, è tutto impostato sulla dialettica tra il rudere recuperato ed i nuovi volumi caratterizzati da rivestimento in corten e aperture alla base che consentono l’illuminazione e la visibilità dalla strada della zona archeologica. L’opera è costata 937mila euro, è stata finanziata dalla Fondazione Cariverona ed ha visto la collaborazione di Distori Heritage di Univpm e Cento55 sempre della Politecnica.
Il nuovo spazio espositivo, chiamato Spazio Presente, di fondo leggero e poco invasivo, è un luogo grande e aperto, dal taglio contemporaneo. È al tempo stesso collegato al percorso museale preesistente, ma goda anche di autonomia grazie all’ingresso indipendente di via Buoncompagno. Il nuovo spazio – spiega il Comune – va a ricoprire diverse funzioni: esposizione relativa ad Ancona e il Novecento, ma anche spazio multimediale, fototeca storica di Ancona con relativo archivio, spazio di studio e aggregazione per gli universitari e le persone intenzionate a studiare la città.
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