Polizia in concerto
nell’Eremo di Val di Sasso

CELEBRAZIONI - La polizia di Stato di Ancona ha festeggiato con un conceerto all'Eremo di Santa Maria di Val di Sasso il suo dodicesimo compleanno. L’eremo nel 1210 ospitò San Francesco nel suo passaggio a Fabriano; nel Seicento passò di proprietà a Chiavello Chiavelli e in seguito ai francescani

foto Gattucci

Raniero Zuccaro a destra, foto Gattucci

L’Eremo di Santa Maria di Val di Sasso come location per il concerto “In…Canto all’Eremo” del coro degli appartenenti alla Polizia di Stato di Ancona, che proprio quest’anno compie 12 anni. Tante le sue iniziative benefiche come quella lanciata dal sovrintendente Capo della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Fabriano Raniero Zuccaro, il progetto in favore della missione delle suore Cappuccine di Madre Rubatto in Perù”. Raniero Zuccaro è “Fabrianese Benemerito” della ultima edizione del Premio Castello di Argignano: nel febbraio 2010 ha intrapreso una missione di solidarietà a “La Merced” nel comune di Sayan in Perù, a sostegno dell’attività dalle suore cappuccine di madre Francesca Rubatto. Tra le tante altre cose, grazie ai fondi raccolti, va ricordata l’edificazione di alcune strutture alloggiative per bambini, con un impegno di circa 50 mila euro, tanto che nel 2010 si è recato personalmente in Perù per dare avvio a progetto. Da allora ad oggi ha attuato anche una serie di iniziative di varia natura, dalle manifestazioni sportive  ai concerti come questo, che gli hanno consentito di raccogliere i fondi necessari per sovvenzionare il suo programma.
In programma per “In… Canto all’Eremo” otto brani eseguiti dai ventitrè coristi diretti da Maria Elena Romagnuolo e dal M° Samuele Barchiesi (organo) con la partecipazione del M° Andrea Andreani (oboe). Dall’iniziale “Ave Maris Stella a “Fabriano” parte dell’opera “La Terra dei Fioretti” di Padre Armando Pierucci, dal “Padre Nostro” a “In His Love” sino alla “Preghiera del Poliziotto”, presentato da Angela Celentano e “Il Signore delle Cime”. “L’eremo – ha spiegato Padre superiore Ferdinando Campana – è uno spazio sacro che invita al raccoglimento e alla preghiera, un luogo prezioso di silenzio dove i francescani fanno esperienza del mistero che poi trasmettono agli altri, dando testimonianza di vita semplice fraterna”.

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