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Il direttore de L’Espresso
Marco Damilano
a Sassoferrato

SASSOFERRATO - Il libro "Un atomo di verità. Il caso Moro e la fine della politica in Italia" di Marco Damilano sarà l'occasione per parlare di Aldo Moro, a 40 anni esatti dalla morte, con un focus sulla situazione politica attuale. L'incontro il 6 maggio nella sala del Consiglio Comunale di Sassoferrato

 

Per il quarantennale della morte di Aldo Moro, l’Istituto Bartolo da Sassoferrato, il Centro Studi Don Giuseppe Riganelli e il Comune di Sassoferrato organizzano un importante evento: la presentazione del libro di Marco Damilano, direttore del settimanale “L’Espresso” dedicato allo statista democristiano scomparso il 9 maggio 1978. “Aldo Moro e la fine della politica italiana”, è l’indicativo titolo dell’appuntamento che prende le mosse dall’ultimo libro del giornalista romano, Un atomo di verità. Il caso Moro e la fine della politica in Italia (Feltrinelli, 2018). L’incontro è organizzato per il 6 maggio alle 11.00 nella sala del consiglio comunale di Sassoferrato. Dopo i saluti del sindaco sentinate Ugo Pesciarelli, ci sarà l’intervento di Carlo Cammoranesi del centro studi Don G. Riganelli, seguito da quello del professore Galliano Crinella, dell’Istituto di Studi Piceni Bartolo da Sassoferrato. Il dibattito sarà moderato da Francesco Iacobini.

Il direttore di uno dei principali settimanali italiani, Marco Damilano è un volto noto della tv e della carta stampata. Ha scritto: Eutanasia di un potere. Storia politica d’Italia da Tangentopoli alla Seconda Repubblica (Laterza, 2012); Chi ha sbagliato più forte. Le vittorie, le cadute, i duelli dall’Ulivo al Pd (Laterza, 2013); La Repubblica del selfie. Dalla meglio gioventù a

Marco Damilano, direttore de L'EspressoMarco Damilano, direttore de L'Espresso

Marco Damilano, direttore de L’Espresso

Matteo Renzi (Rizzoli, 2015); Processo al nuovo (Laterza, 2017). Ha partecipato ai programmi tv “Gazebo” e “Propaganda Live” su La7, condotti da Diego “Zoro” Bianchi, commentando l’attualità politica con l’occhio critico di chi ha il polso delle fragilità nazionali e l’ironia tagliente che da sempre è la nota distintiva del suo stile giornalistico (S.B.).

 

 

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