
La miniera di Cabernardi sullo schermo di “Sì Viaggiare” su Rai 2
Il Parco Archeominerario di Cabernardi, nelle vicinanze di Sassoferrato, ha superato oltre dieci mila visitatori. Un bel record per il sito storico-minerario, antica sede di un’enorme miniera di zolfo attiva a fine Ottocento, gestito ora dall’associazione culturale “La Miniera Onlus”, presieduta da Patrizia Greci. Dalla sua nascita tre anni fa il parco ha riscosso sempre più successo, promuovendo la storia di questa comunità dentro alla comunità, costituita dai minatori che lavoravano per la Montecatini, e vivevano a Cantarino, villaggio costruito nel 1919, secondo gli ultimi documenti ritrovati nell’archivio del museo della miniera, proprio per l’alloggiamento degli operai di Cabernardi.

L’attività dell’associazione è ventennale, ma ha preso in carico dal Comune il parco archeominerario da tre anni, con un approccio positivo, facendone uno dei fiori all’occhiello di Sassoferrato. Tra le novità la collaborazione tra parco archeominerario e Grotte di Frasassi tramite un accordo comunale per la creazione di una rete turistica che convogli i visitatori di un sito nella sede dell’altro, con un circuito virtuoso di ingressi e di indotto delle attività recettive. Qui inaugurerà una mostra d’arte in questo finesettimana, e si svolgerà la notte dei Musei il 19 maggio 2018.
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