Lunedì prossimo, 21 maggio, alle ore 9.30 si terrà ad Ancona presso la Loggia dei Mercanti un incontro istituzionale tra l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ancona e l’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Ancona. Il tema che verrà trattato principalmente sarà quello degli appalti quale strumento maggiormente utilizzato dalle imprese (ma non solo) per esternalizzare parte delle attività. “Il ricorso al contratto di appalto – spiega Roberto Di Iulio, presidente dell’Ordine dei Consulenti del lavoro della provincia di Ancona – può presentare delle insidie e, se utilizzato senza il rispetto delle disposizioni di legge che potrebbe far venir meno la genuinità dello stesso, potrebbe avere delle conseguenze devastanti per l’appaltante che, anche nei casi di regolarità, è comunque responsabile in solido con l’appaltatore sia per la corresponsione delle retribuzioni che per il pagamento della contribuzione e dei premi assicurativi”.
Il messaggio che vuole essere diramato al tessuto impreditoriale “è che non si deve ricorre al contratto di appalto per ottenere un risparmio rispetto al costo del lavoro che l’azienda sostiene per i propri collaboratori o dipendenti, ma l’appalto è correttamente utilizzato quando vengono affidate a terzi alcune fasi della lavorazione in quanto questi vengono ritenuti maggiormente specializzati e quindi capaci di garantire maggiore efficienza e miglior qualità. – conclude il presidente Di Iulio – Il consulente del lavoro, professionista abilitato ed obbligato deontologicamente a rispettare e a far rispettare le regole di legalità, è il primo riferimento per le imprese nella gestione e nell’organizzazione delle risorse umane. Questo convegno è stato fortemente voluto per approfondire il tema degli appalti e per sensibilizzare tutti a vigilare e a consigliare le soluzioni più adeguate per il perseguimento degli obiettivi aziendali”.
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Infatti gli appalti illeciti sono diffusi perché hanno come unico scopo il risparmio che genera solo disagi disservizi infortuni anche non mortali malattie professionali denunce, chi punta al mero risparmio non ha capacità manageriali perché sono mercenari. L’intermediazione di manopoera o caporalato segnala la presenza di trafficanti di esseri umani e speculatori. Esternalizzare una parte della cd produzione – servizio ha senso solo se viene inserito professionismo che prevede i dovuti riconoscimenti economici perché genera un valore aggiunto all’appaltante, perle rare.