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Con un lavoro e più pagato,
i laureati della Politecnica
sopra la media nazionale

OCCUPAZIONE - Secondo il rapporto 2018 di AlmaLaurea quasi la totalità dei laureati dell'ateneo marchigiano hanno un impiego a 5 anni dalla laurea ed i loro stipendio superano la media nazionale

Un’immagine generica degli studenti dell’Università Politecnica delle Marche

 

 

I laureati della Politecnica delle Marche trovano quasi tutti lavoro e retribuito con stipendi più alti della media nazionale. A dirlo è il report 2018 di AlmaLaurea, il numero 20, presentato questa mattina a Torino. Secondo il “Profilo e la condizione occupazionale dei laureati”, il tasso di occupabilità garantito dall’Università Politecnica delle Marche è in crescita rispetto all’anno scorso ed arriva al 91,9%. Non solo, i lavoratori con una laurea dell’ateneo marchigiano sono pagati di più rispetto alla media nazionale ed il 90% è soddisfatto dell’esperienza universitaria.
Per stilare il suo XX report il Consorzio Interuniversitario ha coinvolto i laureati di 74 università delle 75 ad oggi aderenti e ha analizzato le performance formative di oltre 276mila laureati nel 2017.

Secondo il rapporto di AlmaLaurea tra i laureati magistrali biennali intervistati a 5 anni dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione è pari al 91,9% contro l’87,3% delle media nazionale. Le retribuzioni dei laureati Univpm sono più alte rispetto alla media nazionale, arrivano a 1.506 euro mensili netti mentre si fermano a 1.428 euro nella media nazionale. Ma dove vanno a lavorare? L’85,1% dei laureati Univpm è inserito nel settore privato, mentre il 12,9% nel pubblico. La restante quota lavora nel non-profit (1,8%). L’ambito dei servizi assorbe il 49,2%, mentre l’industria accoglie il 47,2% degli occupati. La maggior parte degli occupati ritiene la laurea conseguita molto efficace o efficace per il lavoro che sta svolgendo.

Il 76,1% dei laureati ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi. Ha compiuto un’esperienza di studio all’estero riconosciuta dal corso di laurea il 9,1% dei laureati. Il 57,6% dei laureati ha svolto un’attività lavorativa durante gli studi universitari.

L’85,8% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente e il 79,2% ritiene il carico di studio adeguato alla durata del corso. In merito alle infrastrutture messe a disposizione dall’Ateneo, l’80,3% dei laureati considera le aule adeguate. Più in generale, il 90,0% dei laureati si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria nel suo complesso.

«Questo è il risultato delle tante azioni che l’Univpm ha messo in campo per aggiornare i propri corsi di laurea capaci di offrire sicuri sbocchi professionali, soprattutto per le lauree magistrali dove abbiamo incrementato corsi in lingua inglese come ad esempio Biologia Marina − commenta il rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Sauro Longhi −. Un passo avanti facilitato anche dalla nostra ricerca, riconosciuta a livello nazionale e internazionale, con ben 8 dipartimenti valutati come “eccellenti”. Questi numeri presentati da AlmaLaurea confermano la nostra capacità di accogliere sempre più studenti che al termine degli studi sicuramente troveranno impieghi di ottima qualità e ben retribuiti».

Il rapporto di AlmaLaurea sul Profilo dei laureati ha analizzato le performance formative di oltre 276mila laureati nel 2017: in particolare, 157mila laureati di primo livello, 81mila laureati nei percorsi magistrali biennali e 36mila laureati a ciclo unico. Il report Condizione occupazionale ha analizzato oltre 630mila laureati di primo e secondo livello nel 2016, 2014 e 2012 contattati, rispettivamente, a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo.

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