È finito al volante dell’auto in una scarpata coperta da una folta boscaglia di via Montefreddo, tra il Coppo ed il Taunus di Numana ed è morto per la violenza dell’urto o forse per un malore che gli ha fatto perdere il controllo del mezzo, senza che nessuno potesse aiutarlo. Quando sono arrivati i soccorsi, questa mattina all’alba, non c’è stato nulla da fare per Giuliano Enrico Lorenzo Calza, ex manager e braccio destro di Andrea Merloni in Indesit ed ex direttore generale di Istao durante la presidenza di Andrea Merloni.
Stamattina, prima che albeggiasse, un passante ha notato delle luci ad intermittenza che illuminavano quella vegetazione ed ha lanciato l’allarme. I vigili del fuoco di Osimo sono arrivati sul posto alle 6.15 e dopo essersi aperti un varco tra il verde sono arrivati alla vettura, una Jaguar. Dentro, ormai privo di vita c’è era l’uomo, il 48enne, che i familiari cercavano da ieri. Secondo il medico del 118 era morto ormai da diverse ore e non è stato possibile rianimarlo. I carabinieri lo stavano cercando dalle 20 di ieri dopo che la moglie, allarmata per non averlo visto rientrare a casa per l’ora di cena, si era rivolta ai militari di Numana. L’uomo era nato a Milano ma risiedeva da tempo nel comune rivierasco. La salma è stata trasferita su disposizione della magistratura all’obitorio dell’ospedale di Torrette, ad Ancona, ma non è stata chiesta l’autopsia. Dai primi rilievi svolti dai carabinieri sul posto sembra che prima di rimbalzare nella scarpata l’auto abbia centrato un ostacolo dopo essere finita fuori strada.
Il manager 48enne, nato a Milano, viveva ormai da tempo a Numana con la famiglia. Per anni era stato braccio destro di Andrea Merloni alla Indesit dove era il responsabile del personale. Merloni lo aveva voluto con lui anche durante la sua esperienza all’Istao. Il manager era stato nominato direttore generale dell’Istituto di studi economici, Adriano Olivetti, di Ancona poco dopo l’elezione a presidente di Merloni. Aveva ricoperto l’incarico fino al 2016, quando con l’addio di Merloni alla presidenza e la successiva riorganizzazione dei vertici dell’Istituto ne aveva lasciato la direzione.
(Servizio aggiornato alle 11,36)
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