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Un robot in corsia,
al Salesi arriva Estrabot,
il nuovo amico dei bambini

ANCONA - Canta, balla e parla il linguaggio dei più piccoli anche per spiegare loro procedure mediche ed imparare a non averne timore. Farà il suo primo ingresso nei reparti di Spirometria e Chirurgia per aiutare il bambino nella fase preoperatoria

Il robot arrivato al Salesi Estrabot

 

 

È alto 60cm, è bianco ed azzurro, parla con il linguaggio dei bambini, ma balla e canta anche e riesce a rassicurare i più piccoli, spiegando e mostrando loro le procedure mediche, in modo che non ne siano spaventati. È Estrabot. È il robot arrivato all’ospedale Salesi di Ancona per essere impiegato nei reparti per attivare le risorse positive del bambino, offrendo un supporto efficace al percorso di cura. L’iniziativa è frutto del progetto Robot Therapy della Fondazione Ospedale Salesi, che prosegue così il suo lavoro sul terreno delle coterapie, e che si realizza grazie ad Estra Prometeo. Gli altri partner fondamentali del progetto sono le scuole: l’Itis Marconi di Jesi e l’Istituto Comprensivo Faa’ di Bruno di Mondolfo, che svolgeranno l’attività di programmazione e i test di verifica di Estrabot, con il coordinamento del professor Giuliano Fattorini, docente di meccatronica e responsabile tecnico del progetto. Estrabot arriverà a breve nel reparto di Spirometria e poi in quello di Chirurgia, dove accompagnerà il bambino nella delicata fase preoperatoria, rendendo particolarmente evidente l’apporto innovativo del progetto.
«Il Salesi non è fatto solo di muri, è un organismo vivente – ha detto nel corso della presentazione alla stampa Michele Caporossi, presidente della Fondazione e direttore generale dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona – il bambino non è un piccolo adulto, ha necessità di avere simboli forti. Grazie a questo progetto, avrà un compagno di strada, una presenza diversa da quella di amici, medici e genitori. In questo senso le coterapie danno qualcosa in più nel percorso di cura, perché fanno in modo che il bambino possa vedere nell’ospedale anche un ambiente di vita giocoso e allegro». Ha aggiunto Marco Gnocchini, presidente di Estra Prometeo. «Questo progetto è frutto di un lavoro silenzioso di mesi fatto in sinergia con la Fondazione e coinvolgendo le eccellenze in campo sanitario e assistenziale che operano all’interno dell’ospedale. Ci siamo impegnati molto per portare questo eccezionale strumento al Salesi, ed è per noi motivo di orgoglio contribuire a migliorare sempre più i percorsi di cura e la qualità della vita dei piccoli pazienti. Continueremo a dare il nostro apporto, seguendo passo passo il progetto a partire dalla formazione del personale dedicato».

Giuliano Fattorini, affiancato dall’operatore tecnico della Fondazione Salesi, Samuele Canonici, che utilizzerà Estrabot nei reparti dell’Ospedale, ha mostrato le tante potenzialità del Robot, capace di interagire con il bambino ed entrare in grande empatia con lui. La sua programmazione verrà realizzata in base ai contenuti predisposti dall’equipe medica secondo i bisogni specifici dei bambini dei diversi reparti, contenuti adattati e tradotti nel linguaggio di Estrabot grazie al lavoro delle Scuole. «Per l’Itis Marconi – ha affermato il dirigente scolastico Corrado Marri – il valore di questa iniziativa è nell’opportunità di offrire ai nostri studenti la partecipazione ad un progetto di Alternanza Scuola-Lavoro particolarmente significativo, non solo in termini tecnici, ma soprattutto formativi. Affrontare la programmazione del robot, per supportare i piccoli degenti, consentirà di sviluppare armonicamente il loro capitale umano»

I ragazzi potranno mettere a disposizione un bagaglio di esperienze importante, come ha spiegato Silvia Faggi, dirigente scolastico dell’Istituto Faa’ di Bruno: «Circa due anni fa abbiamo avviato un’intensa attività di laboratorio di robotica educativa e la collaborazione attivata per il progetto Robot Therapy rappresenta un’ulteriore importante opportunità di crescita per gli studenti».

Come sottolineato a più riprese da Carlo Rossi, direttore della Fondazione Salesi, le sinergie attivate sul territorio sono la forza di questo progetto, perché lo strumento da solo non potrebbe funzionare, ha bisogno di una rete di competenze capaci di lavorare in modo integrato e di offrire un supporto sistematico e un continuo aggiornamento.
Alla presentazione erano presenti anche Ascanio Martino, dirigente medico di Chirurgia Pediatrica; Paolo Pierani, dirigente medico reparto di Oncoematologia Pediatrica ed Elisabetta Fabiani, dirigente medico Pronto Soccorso e Medicina d’Accettazione.

L’impiego di Estrabot darà un ulteriore contributo all’intenso lavoro svolto nell’Ospedale Salesi in materia di coterapie, con progetti condotti dalla Fondazione che riguardano Musicoterapia, Clownterapia, Giocoterapia, Riuso, Arteterapia, Orto in corsia e Terapia Assistita con Animali. L’influenza dell’aspetto psicologico e del contesto esistenziale nelle terapie è sempre più evidente in ambito medico ed è per questo che le coterapie rappresentano alleati importanti nel percorso di cura.
Il robot è già impiegato in alcuni progetti all’avanguardia in Italia per aiutare il bambino ad affrontare alcune problematiche specifiche. Il Salesi si inserisce in questo scenario con la propria specificità: un approccio trasversale che vedrà declinare le potenzialità di questo strumento a seconda delle esigenze del bambino nei diversi reparti. L’obiettivo è anche quello di condividere con le altre strutture sanitarie i progressi compiuti in questa sperimentazione.

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