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Toquinho Maravilha,
sui Sibillini è gioia verdeoro
(foto/video)

RISORGIMARCHE - La magica chitarra del musicista brasiliano ha rallegrato oggi pomeriggio le zone terremotate di Visso, Pievetorina e Monte Cavallo

di Marco Ribechi

(foto di Federico De Marco)

I Sibillini vogliono di nuovo cantare. Così si può parafrasare la canzone del poeta Vinicius De Moraes, riproposta dal genio della chitarra Toquinho a chiusura del concerto indimenticabile per Risorgimarche. L’acquarello del musicista brasiliano colora il magico pomeriggio di azzurro, verde e oro, quelli della bandiera brasiliana ma anche del cielo dei Sibillini, i monti azzurri, dei prati rigogliosi e del solleone di agosto che non ha nulla da invidiare a quello di Ipanema, dove la ragazza dal corpo dorato di Tom Jobim annunciava la stagione della Bossa Nova, lo stile musicale inconfondibile che con allegria contestava la dittatura e la censura. Insieme a Toquinho artisti del calibro di Chico Buarque, Caetano Veloso, Gilberto Gil, tutti accolti in Italia, annunciavano l’uscita da un’epoca buia fatta di dolore e malinconia.

 

Il pubblico per il concerto di Toquinho

 

Neri Marcoré

Così la magica chitarra di Toquinho, che proprio quest’anno festeggia i 50 anni di carriera, vuole essere il miglior augurio per le popolazioni del sisma. La solidarietà dei cugini brasiliani non poteva mancare per curare le ferite di un intero territorio. Perché arrivare alla piana della Cuna di Fematre fa ancora molto male. A Visso un divieto d’accesso di dimensioni fuori dal comune ricorda che il centro è ancora zona rossa e anche se si passano le casette e i container è impossibile non notare le case sventrate, l’esercito ancora di presidio, le scavatrici in azione, non si sa se per demolire o ricostruire. Una lacrima e un sorriso. Malinconia per quello che è stato e speranza per quel che sarà. Questo lo spirito brasiliano di chi vive la vita senza guardarsi indietro, come un Carnevale in una rapida follia destinata a terminare il martedì.

 

 

Oggi Toquinho, accompagnato alla voce dalla musa Greta Panettieri e dai suoi incredibili musicisti ha regalato il Carnevale ai fortunati presenti giunti nonostante il caldo, consapevoli di vivere emozioni forse irripetibili. Una selezione dei grandi successi della storia della musica brasiliana, molti dei quali incisi anche in italiano insieme ad Ornella Vanoni. Mais que nada, Nada será como antes, Garota de Ipanema, Itapuã, Berimbau e tanti altri hanno mosso i cuori e i corpi, incapaci di resistere al ritmo della felicità. Tra i brani anche Roma nun fa la stupida stasera che, come dice lo stesso Toquinho: «Ha un posto speciale nel mio cuore perché mi ricorda il giorno del mio primo arrivo in Italia». Occhi lucidi tra il pubblico, pelle d’oca per i molti brasiliani presenti. Greta esalta Risorgimarche: «Guai a chi critica questa splendida manifestazione», richiamando i piccoli problemi logistici dovuti a chi ha bloccato le strade impedendo a varie auto di raggiungere il parcheggio nonostante fosse pieno solo a metà. Anche Neri Marcorè in apertura non può fare a meno di ricordare che se ci sono delle difficoltà non sono dovute all’organizzazione, forse informato del blocco al bivio della Valnerina. Domani l’attore sarà protagonista per l’ultimo appuntamento a San Giacomo, al confine con l’Abruzzo, dove accompagnato dagli Gnu Quartet canterà esclusivamente pezzi del repertorio di Fabrizio De André.

 

 

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