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Obbligo vaccinale per nidi e infanzia,
proposta di legge in Regione:
«La salute è più importante delle ideologie»

SANITA' - Mentre in Parlamento la Lega punta a rimandare al 2019 la certificazione, Volpini insieme alla maggioranza sta cercando di mantenerla, almeno nelle Marche: «Eravamo quasi al livello di salvaguardia, dobbiamo proteggere i bambini piccoli o immunodepressi»

Fabrizio Volpini, consigliere regionale con delega alla sanità

 

«Ho depositato una proposta di legge a mia firma, di altri consiglieri di maggioranza e del presidente del Consiglio Antonio Mastrovincenzo per il mantenimento dell’obbligo dei vaccini in tutta la regione, per le scuole dell’infanzia a partire da quest’anno, come ancora oggi prevede la legge nazionale». Mentre la Lega punta in Parlamento a far slittare l’obbligo di presentare il certificato di vaccinazione di un anno scolastico, la Regione corre ai ripari. A depositare la proposta Fabrizio Volpini, consigliere regionale delegato alla Sanità. Il caso di Macerata, con ben 15 ammalati di morbillo, risale alla settimana scorsa.

Si era ammalato anche un bambino immunodepresso che non poteva vaccinarsi. Gli altri contagiati, adulti, erano tutti non vaccinati. Il contagio iniziale era partito da un adolescente che non aveva completato la profilassi e che si era presentato all’ospedale di Macerata a causa dei sintomi del morbillo. «Proprio quest’anno – dice Volpini -, grazie all’obbligo introdotto lo scorso anno, la copertura dei vaccini su tutto il territorio regionale è arrivata quasi al livello di salvaguardia. Manca pochissimo per arrivare alla copertura prevista dal piano nazionale e non possiamo permetterci di abbassare la guardia, la salute dei bambini è più importante delle ideologie politiche. Chiederò la convocazione al più presto la conferenza dei capigruppo per calendarizzare la proposta di legge per la prima seduta del consiglio regionale il prossimo 4 settembre. Per difendere la salute dei bambini non vogliamo interrompere questo processo virtuoso di aumento delle coperture vaccinali, l’unica strada per impedire la circolazione di virus e batteri in modo da proteggere i bambini che o troppo piccoli o per seri problemi di salute non possono vaccinarsi», conclude Fabrizio Volpini.

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