La Dpa acquisisce la gestione del piazzale intermodale dell’Interporto di Jesi per 4,5 milioni. Polo distributivo per prodotti siderurgici e cereali i progetti che la società svolgerà nell’infrastruttura, insieme alla realizzazione del magazzino centralizzato Asur del farmaco e del numero unico per le emergenze, voluto dalla Regione Marche. Oggi alla sede dell’Interporto, la sigla dell’accordo tra Claudio Fammilume, presidente della Dpa – società nata dalla partnership tra Dp Logistica e Agenzia marittima Amatori – e l’amministratrice unica dell’Interporto, Federica Massei. La modalità di affitto è quella del “rent to buy”, ovvero quella che permettere di ottenere l’acquisto dopo un periodo di locazione. I progetti sono già chiari nelle intenzioni degli imprenditori: il primo consiste nella realizzazione di un polo distributivo dei prodotti siderurgici, con una coppia di treni settimanali, nella fase iniziale, per rifornire le acciaierie del Nord e Sud Italia. Il secondo riguarda una distribuzione dei cereali su treno per le aziende trasformatrici. Il terzo progetto è stato aggiunto dalla Regione Marche, con la realizzazione, sempre all’Interporto di Jesi, del magazzino centralizzato Asur del farmaco insieme a quella del numero unico delle emergenze. «Il magazzino unico significa realizzarne uno centralizzato – ha chiarito il presidente Luca Ceriscioli che fornirà tutte le strutture Asur con tempestività, efficienza, qualità e senza sprechi. Abbiamo calcolato in circa 30 milioni il risparmio realizzabile, che verrà investito nei servizi». Ceriscioli ha poi sottolineato «il paradosso di alcune partecipate regionali: hanno grandi potenzialità, penalizzate dalle zavorre che si portano dietro da tempo. Poter ora sviluppare le peculiarità di questa infrastruttura strategica, consente di metter in moto settori dell’economia regionale divenuti sempre più importanti. Il rilancio dell’infrastruttura è anche un punto qualificante del programma di governo che ci siamo dati».
I contenuti dell’intesa sono stati illustrati da Massei: «Obiettivo del contratto è rendere, per la prima volta, funzionale l’Interporto delle Marche in maniera completa. La società che prenderà in gestione la movimentazione ferroviaria e l’utilizzo del piazzale intermodale, che fino a oggi è stato inutilizzato, finalmente permetterà a tutti gli operatori economici delle Marche di usufruire di un servizio a carattere privatistico per i propri traffici commerciali, dopo che Rfi, alla quale è già stata data la concessione, avrà completato la realizzazione della stazione ferroviaria merci di Interporto Jesi. Una volta operativa, avremo uno snodo ferroviario unitario dal porto di Ancona, all’aeroporto, all’interporto, perfettamente collegato con la rete stradale e autostradale esistente. Le Marche disporranno, così, di un’infrastruttura che, in Italia, troviamo solamente a Malpensa». Franco Amatori (Agenzia marittima Amatori) ha ribadito che «l’iniziativa odierna è squisitamente imprenditoriale. Intende valorizzare la struttura dell’interporto per ottimizzare la logista delle Marche». Claudio Fammilume ha affermato che «Dpa ha sempre creduto nelle enormi potenzialità dell’interporto come volano di crescita economica del sistema produttivo regionale. Oggi siamo qui a dire, con l’investimento concreto che mettiamo in campo, che vogliamo contribuire allo sviluppo complessivo di questa infrastruttura, creando sinergia con altri territori e con i mercati nazionali e internazionali». Presente alla firma anche l’assessore del Comune di Jesi, Roberto Renzi, che ha sottolineato come «l’interporto abbia una collocazione strategica senza rivali in Italia e in Europa. Inizia una nuova vita, fatta di investimenti e attività». Alla mattinata è intervenuto anche il consigliere regionale Enzo Giancarli che ha precisato: «la sinergia positiva tra istituzioni e imprenditoria privata ci consente di raggiungere un obiettivo e di dare risposte in termini di servizi nuovi come la logistica del farmaco».
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