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Falò, rifiuti e camping abusivi:
ecco com’è ridotta Mezzavalle
Il comitato: “Servono più controlli”

ANCONA - Questa mattina la scoperta dell'ennesimo sfregio subito da una delle spiagge più belle del Conero. In barba ai divieti, nella notte sono stati accesi diversi falò e piantate decine di tende. I rifiuti sono stati ammassati dietro i cespugli oppure lasciati sparsi lungo il litorale. Mezzavalle Libera: "Serve un segnale forte perchè certi comportamenti non devono essere più tollerati". Rubini (Altra Idea di Città): "Più impegno da parte dell'amministrazione comunale"

I rifiuti lasciati a Mezzavalle

 

Tende da campeggio montate per la notte, rifiuti ammassati un po’ ovunque, fuochi accesi e un degrado che avanza inesorabile. È l’immagine che arriva da Mezzavalle, splendida spiaggia incastonata nella vegetazione del Conero e meta, purtroppo sempre più spesso, di bagnanti che stracciano le regole imposte dell’Ente Parco e dal comune dorico, trasformando un tratto di costa in una specie di discarica dove tutto è lecito. Nella notte appena trascorsa, per l’ennesima volta, decine di persone sono scese in spiaggia per montare tende, accendere fuochi e attendere l’arrivo dell’alba allestendo una sorta di camping abusivo. Tra i risultati ottenuti c’è lo spargimento di rifiuti in spiaggia, l’abbandono incondizionato di materiale per fare le brace, escrementi nella boscaglia e una sporcizia visibile tra la sabbia. La situazione di degrado è venuta a crearsi solamente pochi giorni dopo l’allarme lanciato dal comitato di Mezzavalle Libera che aveva ravvisato una situazione preoccupante legata al mancato rispetto delle regole (leggi l’articolo) . “Vogliamo far capire – sottolinea Andrea Fantini – che Mezzavalle Libera non vuol dire che ognuno è libero di fare quello che vuole. Ci sono delle prescrizioni da dover rispettare, una su tutte quella che vieta l’accensione dei fuochi che rischia di creare situazioni di grande pericolo”. Da anni il comitato si batte con una serie di iniziative affinchè la spiaggia rimanga una sorta di paradiso incontaminato. “Ormai la gente è informata su quello che non si deve fare in spiaggia, perchè è stato anche apposto un cartello all’inizio del sentiero (leggi l’articolo), ma purtroppo continuano ad esserci persone che delle regole se ne infischiano, portando frigo, tende e addirittura delle pentole per cucinare.

Le tende che hanno trascorso la notte in spiaggia

Bisogna capire che in questo modo il rischio di degrado totale è molto alto. Servono controlli mirati e continui: non serve andare in spiaggia alle 20, ma è necessario che ci siano ispezioni notturne e all’aba per fare in modo, quando è necessario, di multare chi viene trovato in difetto”. Sulla questione Mezzavalle è intervenuto anche Francesco Rubini, consigliere di Altra Idea di Città: “Come movimento politico continuiamo a pensare che Mezzavalle debba rimanere libera da ogni speculazione privata, bella nella sua natura selvaggia, ma siamo altrettanto convinti che non possa diventare terreno quotidiano di scorribande foriere di caos , sporcizia e disturbo. Occorre un impegno maggiore da parte dell’amministrazione comunale, a partire dai sevizi, dalla manutenzione dello stradello e sopratutto sul fronte dei controlli praticamente assenti. Occorre inoltre un nuovo forte movimento di opinione su Mezzavalle che rimetta al centro il tema della sua tutela e della sua valorizzazione, responsabilizzando di nuovo cittadinanza e turisti. Il lavoro fatto  ormai da anni da parte del comitato di Mezzavalle Libera rappresenta un presidio imprenscindibile da cui ripartire con maggiore slancio: abbiamo una vero tesoro da preservare, dobbiamo farlo tanto contro chi ne vorrebbe fare una “Portonovo 2″, quanto contro chi ne vorrebbe fare il giardino di casa sua”.

 

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