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Festival del Dialetto di Varano,
debutto con sold out

ANCONA - Parte alla grande una delle rassegne di punta del fine estate, con centinaia di persone accorse per assistere alle esibizioni delle compagnie arrivate da tutte le Marche

Un’immagine dal Festival

 

Un nuovo sold out. Il Festival del Dialetto di Varano, la più importante rassegna di teatro dialettale marchigiana, è partita alla grande. Dopo il pienone della giornata inaugurale tanta gente anche ieri sera nel “Paese dei dialetti” per partecipare alla “seconda” di un evento che è ormai entrato nel cuore di tutti gli anconetani, e non solo. Gente che, anno dopo anno, non vuole mancare a questo appuntamento e che magari si rivede proprio a varano, crogiolo di divertimento ma anche di amicizia e spontaneità. La seconda serata ha visto la premiazione del concorso di narrativa, curato dal poeta Fabio Serpilli. Il primo posto è andato a Benedetta Trevisani di San Benedetto del Tronto, seguita da Sonia Trocchianesi di Fermo e da Gianfranca Ruggeri di Urbino. Menzione speciale per Renato Pelonara di Agugliano.  C’è stata anche la prima puntata del concorso canoro “Varano Canta”, che tanto successo ha avuto lo scorso anno. Due, come in tutte le prossime serate, i partecipanti: Gloria Catena e Andrea Accattoli, che hanno dato un saggio delle loro qualità artistiche. Alla fine la giuria di Radio Arancia, che collabora al concorso, ha assegnato 177 punti ad entrambi. Un vero e proprio pareggio che qualifica i due cantanti alle semifinali. Sul palco apprezzata esibizione della compagnia Il Teatro dei Picari di Macerata, che ha presentato la commedia “Chi la vo’ se la pija” di Gigi Santi, un vero e proprio omaggio al grande attore Petrolini, ad 80 anni dalla sua scomparsa. Questa sera, invece, sarà la volta dell’attesa compagnia La Nuova di Belmonte Piceno che presenterà la commedia “Li parendi de Roma” di Gabriele Mancini, che è anche il regista e l’attore protagonista. Ambientato negli anni ’70 è un divertente spaccato su due famiglie di origini marchigiane, l’una rimasta nella terra natale, l’altra, illusa dal fascino della città, trasferitasi a Roma con la speranza di svecchiare il proprio stile di vita.

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